Esplode alla Borsa di Milano la voglia di Saipem +13,09% dopo esser entrata in asta di volatilità a 1,27 euro. A scatenare la corsa al titolo, già Cenerentola del listino per le perdite “confessate” su alcuni infelici contratti, è stata la trimestrale superiore alle previsioni (145 milioni di euro di Ebitda rettificato, 30 milioni di euro in più della previsione degli analisti) nonché la conferma della guidance, circostanza che consente di guardare con una certa fiducia all’aumento di capitale, del resto assistito per la quota Eni dalla garanzia Sace.
L’allungo di Saipem non scuote più di tanto però la Borsa di Milano +0,21%, a fine mattinata, zavorrata dalla discesa di alcune delle principali utility. Viaggiano invece in terreno positivo le altre piazze europee, a partire da Francoforte +1,5% assieme ai future di Wall Street, galvanizzati dagli spettacolari utili di Tesla nel trimestre (profitti cresciuti di sette volte). Ma sul Nasdaq continuano a pesare le ferite di Netflix, ieri sotto di un incredibile 35%.
Borsa Milano zavorrata da utility. Bene le banche
Tra le utility, come si diceva, accusano perdite superiori al 2 per cento Hera e Terna. La peggiore è Snam -2,3% nel giorno in cui è stato annunciato l’avvio dell’iter di quotazione di De Nora, in cui la controllata Eni vanta oggi una quota del 36%.
La Sace potrebbe offrire una garanzia su finanziamenti bancari fino a 3 miliardi a Tim grazie ad una linea di credito del valore di circa 3 miliardi prevista per aiutare le imprese a fronteggiare la crisi pandemica. Grazie all’operazione Tim potrebbe mantenere l’attuale livello di costo del debito (3,7% a fine anno) nonostante i recenti downgrade dalle agenzie di rating,
Salgono le banche a fronte della prospettiva di un aumento dei tassi dell’Eurozona nel prossimo luglio, una previsione che ha spinto l’euro ai massimi da due settimane ma indebolisce i BTP: il cui rendimento decennale sale a 2,56%, top da tre anni.
Continua l’ascesa di Banco Bpm +1,58%: mercoledì Mediobanca ha promosso il titolo ad Outperform, alzando il target a 3,6 euro da 2,6 euro. Il patto di consultazione formato dalle fondazioni che raggruppa il 6.2% del capitale ha ribadito il valore strategico dell’investimento, non escludendo l’aumento della quota.
Sale anche Unicredit +1,35%. Uno degli istituti più bersagliati per le relazioni con la Russia. Il capo della Vigilanza Europea, Andrea Enria, ha inviato mercoledì una lettera al Parlamento Europeo nella quale ha reiterato che le analisi svolte dal regolatore sulle possibili implicazioni del conflitto in Ucraina hanno mostrato che nel complesso i rischi sembrano gestibili e la stabilità finanziaria non a rischio.
In forte ripresa i titoli Pirelli +3,5% assieme a Stm +2%. Perde colpi invece Leonardo – 2,18%, investita dalle prese di beneficio.
Sale Piaggio +4%, promossa a Buy da Berenberg, target price a 3,4 euro.