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Borsa: Milano la migliore con banche, petrolio e galassia Agnelli

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Le Borse europee aprono la settimana all’insegna dell’ottimismo. A metà giornata Milano è la migliore d’Europa grazie all’ottimo spunto dei titoli della galassia Agnelli, dei petroliferi e delle banche.

I listini non sembrano preoccuparsi del dato sulla produzione industriale tedesca che, contro le aspettative, a gennaio ha registrato un calo del 2,5% rispetto al mese precedente e del 3,9% rispetto a un anno fa. I mercati sono invece fiduciosi su un’accelerazione delle campagne vaccinali europee che potrebbe finalmente dare il via alla ripresa economica. A metà settimana è infatti atteso l’ok dell’Ema al vaccino monodose prodotto da Johnson & Johnson che potrebbe imprimere una svolta alle vaccinazioni in tutto il continente, Italia compresa. Il nostro Paese ha già prenotato 55 milioni di dosi e si appresta a dare il via libera alla somministrazione del siero Astrazeneca anche agli over 65. Aspettative alte anche sulla Bce, che tornerà a riunirsi giovedì 11 marzo.

Nel frattempo, l’attenzione rimane sui rendimenti dei bond. I tassi sui Treasury decennali la settimana scorsa hanno superato l’1,6% sulla scia dell’aumento delle vaccinazioni in Usa e dell’ok al piano Biden da 1.900 miliardi di dollari. Sul mercato secondario lo spread tra Btp e Bund si attesta a 103 punti base, mentre il rendimento sul decennale è allo 0,76%.

Passando alle materie prime, il petrolio continua a correre, con il Brent che questa mattina ha superato quota 70 dollari al barile per la prima volta dal maggio 2019, per poi ripiegare a quota 69,5 dollari, mentre il Wti è arrivato ai massimi da ottobre 2018. A spingere al rialzo i prezzi sono le notizie relative agli attacchi a impianti in Arabia Saudita. “Questi atti di sabotaggio non colpiscono solo l’Arabia Saudita, ma anche la sicurezza e la stabilità delle forniture di energia al mondo e, quindi, sono un’attacco all’economia globale”, ha affermato un portavoce del ministero dell’Energia.

In questo contesto le Borse europee procedono a spron battuto con Madrid e Francoforte in rialzo, rispettivamente, dello 0,95% e dello 0,97%. Più timide Parigi (+0,55%) e Amsterdam (+0,45%), mentre fuori dall’Ue Londra viaggia sotto la parità (-0,2%).

Milano, per il momento, fa meglio delle “colleghe”, guadagnando l’1,57% a quota 23.326 punti base. Sul Ftse Mib la miglior performance è quella di Cnh che sale del 5,64% a 12,925 euro trainata delle buone notizie provenienti dagli Stati Uniti, un mercato verso cui il gruppo è fortemente esposto. Pesano positivamente anche le notizie relative all’intenzione di entrare nel business dei trattori elettrici a guida autonoma e alla cessione di Iveco, sotto la lente dello stesso Governo. Ricordiamo inoltre che la società ha annunciato l’acquisito di una quota di minoranza dell’azienda Usa, Monarch Tractor. 

Acquisti anche su Stellantis (+3,26%) ed Exor (+2,87%) che si rafforza nel lusso e questa mattina ha annunciato di aver comprato il 24% del capitale del celebre marchio di scarpe Louboutin per 541 milioni. La holding segue il percorso che l’ha portata, in dicembre, a stringere un accordo con Hermes per investire in Shang Xia, puntando sullo sviluppo del gruppo cinese del lusso. Exor investirà circa 80 milioni di euro, attraverso un aumento di capitale riservato.  

Il fervore sul petrolio spinge i titoli del settore: Saipem (+2,12%), Tenaris (+1,82%), Eni (+1,07%). 

In grande spolvero le banche trainate da Banco Bpm (+3,27%) e Banca Generali (+3,21%). Bene anche le big: Unicredit (+2,21%) Intesa Sanpaolo (+2,3%). Mediobanca segna +2,47% a 9,29 euro in attesa di nuove mosse da parte di Leonardo Del Vecchio e di Francesco Gaetano Caltagirone che, secondo gli analisti, potrebbero continuare il loro shopping, acquistando nuove quote di Piazzetta Cuccia. 

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Fuori dal Ftse Mib corre Cerved (+10%) dopo aver confermato le notizie su una possibile cessione della divisione Cerved Credit Management Group, la controllata sugli Npl. In forte rialzo Cattolica (+3,44%) in seguito all’accordo con Banco Bpm sulla collaborazione nel bancassurance e al via libera del cda al piano di rimedio Ivass.

Da segnalare infine la performance di Isagro, che sullo Star raddoppia il suo valore (+102%) dopo che l’americana Gowan ha raggiunto un accordo per rilevare il 99,9% di Piemme, la società che controlla direttamente Isagro, e lancerà un’Opa a 2,76 euro per azione. 

Capitolo ribassi: in fondo al Ftse Mib si piazzano Diasorin (-3%), Moncler (-1,4%), Amplifon (-1,17%), Snam (-0,5%). 

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