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Borsa, Milano la migliore: banche al galoppo e Mediaset vivace

Fuochi d’artificio a Milano, che oggi chiude in vetta ai listini europei, in un panorama continentale contrastato e con Wall Street in grande rimonta dopo le perdite di martedì. Il Ftse Mib mette a segno un rialzo dell’1,24%, 21.047 punti, con le banche lanciate al galoppo: l’indice di settore sale del 2,9%. Intesa resta sugli scudi, +2,03%, superata da Unicredit +4,07%. Positive anche le notizie macro: S&P e il centro studi di Confindustria rivedono al rialzo il Pil del Belpaese nel 2017, rispettivamente all‘1,2% e all‘1,3%.

Seduta in verde anche per Madrid, +0,51%, mentre restano in rosso Francoforte -0,19; Parigi -0,11% e soprattutto Londra -0,63%, con il il governatore della Banca d’Inghilterra, Mark Carney, che introduce il tema di un possibile rialzo dei tassi se crescita dei salari e investimenti aumenteranno. Le sue parole mettono il turbo alla sterlina, che, a caldo, si porta ai massimi da tre settimane sul dollaro. Anche l’euro prosegue il suo rally contro il biglietto verde, +0,2% a 1,135, nonostante fonti della Bce abbiano gettato acqua sul fuoco, dicendo che martedì le parole di Mario Draghi sono state travisate. Insomma il presidente non avrebbe in animo di farsi falco a breve. Intanto il numero uno della banca centrale interviene di nuovo alla conferenza annuale in Portogallo e dice di “avere fiducia” nella crescita della produttività di Eurolandia, questa aumenterà con l’accelerare dell’economia. Il contesto per gli investimenti migliora e promette di migliorare ulteriormente.

La carta italiana, che ha sofferto le parole di Draghi, riprende fiato. Il rendimento del Btp decennale è a 2,02%, lo spread con il Bund è in calo, -1,49%, 165.30 punti base. 

Il prezzo del petrolio risale dopo i dati settimanali dell’Eia sulle scorte Usa, anche se in chiaro scuro. Il Brent segna +0,92%, 47,35 dollari al barile. Andamento moderatamente positivo per l’oro, +0,18%, 1249,5 dollari l’oncia.

In Piazza Affari, oltre alle banche, si mette in luce Mediaset, +2,57%, nel giorno dell’assemblea disertata da Vivendi e con cui il Biscione ha aperto un nuovo fronte legale. All’ordine del giorno anche il piano di acquisto di azioni proprie fino al 10%, in via difensiva. Per il presidente Fedele Confalonieri l’alleanza coi francesi doveva essere “qualcosa di molto positivo ed è diventato un elemento fortemente negativo, un intralcio, un condizionamento pesante al nostro sviluppo”. Critiche dal fondo Amber secondo cui Mediaset è “un’azienda vecchia, con una struttura di costi elevata” e bisognosa di  “un cambio di passo”. Positiva Telecom +1,74%.

Brillano Unipol +2,49% e Unipolsai +2,16%, mentre diventa ufficiale il divorzio da Banco Bpm (+2,45%) nella joint venture di bancassurance. Lo scioglimento dovrebbe avvenire entro l’anno. Bene Finecobank +3,75% e Poste +2,18%.

Gli acquisti premiano Buzzi +1,67%. 

In fondo al listino Ynap, -2,47% dopo il balzo dei giorni scorsi sulle voci di un interesse di Alibaba. 

Nell’auto resta debole Ferrari -0,64%.

Fuori dal paniere principale le performance migliori sono di Prelios, +9,67%, in scia alle indiscrezioni di stampa su un’offerta in arrivo da parte della conglomerata cinese CeFC; Fincantieri +6,87%. Bene anche Piaggio +4,49%.

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