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Borsa: Milano in stallo, in evidenza Bper e Unipol

Gli operatori attendono il dato sull’occupazione Usa in arrivo nel pomeriggio – L’incertezza penalizza Mediobanca, poco mossa nonostante il forte balzo dell’utile e i conti generosi – Tra le assicurazioni, piacciono i dati Unipol – Telecom Italia sopra la parità: occhi puntati sul tema scorporo della rete – Petrolio piatto, il dollaro resta debole.

Piazza Affari, appena arrivata in vetta alla classifica delle Borse, rallenta il passo. L’indice Ftse Mib cala dello 0,25% circa attorno a quota 21.700. In lieve rialzo gli altri listini europei: Parigi e Francoforte + 0,1%, Madrid +0,3%. Londra +0,06%.

Gli operatori sono in attesa del dato di oggi sull’occupazione Usa. Il dollaro resta debole, ha perso altro terreno a seguito delle indiscrezioni sulle indagini riguardanti le interferenze della Russia nelle ultime elezioni presidenziali. Cambio euro dollaro a 1,188 da 1,185 del giorno prima.

Il petrolio Brent è piatto a 52,0 dollari al barile. Eni scende dello 0,3%. Ancora debole Tenaris (-0,33%).

Poco mossa Mediobanca (-0,06%) dopo i conti. Piazzetta Cuccia ha chiuso il bilancio al 30 giugno (esercizio 2016-2017) con un forte rialzo dell’utile netto, 750 milioni di euro (+24%), A condizioni di mercato favorevoli, si legge nel comunicato, Mediobanca prevede la riduzione della partecipazione detenuta nel capitale di Generali (oggi al 13,24%) “al 10% nell’orizzonte di piano”, quindi entro il 2019. Ma stamane nella conference call con gli analisti Alberto Nagel ha voluto precisare qual è la policy dell’istituto sulla sua partecipazione più importante: “Se la nostra crescita richiedesse più capitale di quello che produce, sarà obbligo del management, prima di chiedere capitali agli azionisti, smobilizzare le risorse del gruppo, e tra queste c’é la partecipazione in Generali”.

Per quanto riguarda il 6% detenuto in Rcs (+0,63%), Nagel ha detto che la banca valuterà “in funzione dello sviluppo delle prospettive” se vendere o meno la partecipazione. “Le interlocuzioni avute con Urbano Cairo ci fanno pensare che il gruppo editoriale – grazie al suo intervento – abbia ora migliori prospettive e possa rivalutarsi”.

Bper (+4%) è il titolo migliore dello Stxx 600 dopo l’annuncio di un maxi-accantonamento da 1 miliardo di euro per ridurre drasticamente il peso delle sofferenze.

Unicredit è piatta dopo il balzo del 7% di ieri: Mediobanca e JP Morgan hanno alzato entrambe il target price a 22 euro. Deboli Intesa (-0,5%) e Banco Bpm (-0,2%). Carige -4% dopo i risultati e i dati sull’aumento di capitale.

Tra le assicurazioni piacciono i risultati di Unipol (+2%). Il gruppo ha chiuso il primo semestre con una perdita di 390 milioni, meglio del previsto, a causa della ristrutturazione della partecipazione bancaria (rettifiche su crediti per 962 milioni). Generali invariata. 

Poco sopra la parità Telecom Italia (+0,17%). Il mercato attende indicazioni concrete sull’ipotesi di scorporo della rete e possibile vendita del Brasile.

Stm perde quasi il 2% dopo che Ubs ha abbassato il giudizio a “sell” da “neutral”.

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