L’economia americana corre meno veloce del previsto e le borse europee tirano leggermente il freno per poi riaccelerare nel finale. A Milano il Ftse Mib archivia l’ultima seduta della settimana con un rialzo dello 0,4% sostenuta dalla corsa di Telecom Italia e dall’ottima prestazione di Mediaset. Andamento simile per le altre Piazze, tutte alle prese con i conti delle loro big: Francoforte (+0,4%), Parigi (+0,5%, con Carrefour in rialzo di quasi 13 punti e Kering in ribasso di oltre 7%), Madrid (+0,9%). Londra (+0,5%)spinta da BT Group e Reckitt Benckiser.
Nell’ultimo venerdì di luglio gli occhi sono tutti per Wall Street che procede contrastata dopo il dato sul PIL, ma viene condizionata anche delle trimestrali Tech. Nel secondo trimestre del 2018 il prodotto interno lordo statunitense è cresciuto del 4,1%, percentuale da record ma inferiore alle previsioni degli analisti che si aspettavano invece un aumento del 4,4%. Il dato è comunque il migliore dal +4,9% registrato nel terzo trimestre del 2014 ed è nettamente superiore a quello dei tre mesi precedenti, quando il Pil era aumentato del 2,2%.
Per quanto riguarda le big tecnologiche, Facebook prova a rialzare la testa dopo il crollo della vigilia (-18%), ma dopo un buon avvio la sua performance continua all’insegna della timidezza (+0,2%). Le vendite si abbattono invece su Twitter, che sul Nyse cede il 18,5% a causa del forte calo degli utenti attivi mensili dovuto anche alla pulizia degli account falsi. Nessun problema invece per Amazon (+1,8%) che ha presentato una trimestrale con utili record – pari a 2,5 miliardi di dollari – e ricavi in salita del 39% a 52,9 miliardi grazie al contributo delle attività cloud e pubblicitarie.
A Piazza Affari è il giorno di Telecom Italia (+4,99%), che continua il mini-rally avviato tre giorni fa dopo la pubblicazione dei conti semestrali. A spingere il titolo sono però le dichiarazioni del vicepremier Luigi di Maio che ha annunciato l’avvio dell’esame sullo scorporo della rete. Da sottolineare anche la brillantezza dell’intero settore delle tlc con il Ftse Italia Telecomunicazioni che vola a +4,38% e l’Eurostoxx di settore in salita del 2%.
In grande spolvero anche Mediaset che in attesa dei conti mette a segno un rialzo del 3,2%. Bene Buzzi (+2,35%), effervescenti le banche: Mediobanca (+1,8%) Unicredit (+1,25%), Intesa Sanpaolo (+1,29%)
Torna invece in rosso la galassia Agnelli dopo il rimbalzo di ieri. Il titolo peggiore del Ftse Mib è Ferrari (-1,48%) mentre Fca ed Exor recuperano nel finale e perdono rispettivamente lo 0,28% e lo 0,25%. Si salva invece Cnh (+0,6%) dopo la trimestrale resa nota ieri e la revisione al rialzo del target che ha portato a il titolo a +10%.
Nel risparmio gestito si ferma la cavalcata di Banca Generali (-1,38%), mentre tra i petroliferi soffre Eni (-0,67%). Il gruppo guidato da Claudio Descalzi stamattina, a mercati chiusi, ha pubblicato una semestrale in forte miglioramento, ma l’utile operativo leggermente inferiore alle attese ha penalizzato la performance del titolo. Giù anche Recordati (-1,11%) e Campari (-1,07%)
Fuori dal Ftse Mib occorre segnalare la cavalcata di Mps (+5,89%) che azzera il rosso dell’ultimo mese in attesa dei conti semestrali che arriveranno il prossimo 2 agosto. Nel frattempo, dopo Fitch, anche Banca Akros ha confermato il Buy sul titolo, con target price a 3,10 euro. +4,7% per Fincantieri.
Sugli altri mercati, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,165, mentre il petrolio procede a due velocità: stabile a 74,5 dollari al barile il Brent, in ribasso dello 0,6% a 69,2 dollari al barile il Wti. Infine l’obbligazionario: spread Btp/Bund in lieve rialzo a 233,6 punti base.