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Borsa Milano in bilico, fiducia ai minimi storici. Domani scatta il rischio default per la Russia

Pixabay

Il barometro della crisi torna a registrare un’ondata di profondo maltempo che, dopo i tifoni asiatici, prosegue con i rovesci dei listini del Vecchio Continente. Fuor di metafora, ad illustrare lo stato d’animo degli investitori ci pensa l’indice tedesco Zew crollato di 93,6 punti a un valore di -39,3 punti. Si tratta del più grande calo delle aspettative dall’inizio dell’indagine nel dicembre 1991. ”Una recessione sta diventando sempre più probabile” è il commento del presidente dell’istituto, Achim Wambach. Una previsione che vale per l’intera Ue. 

Piazza Affari non sfugge al clima negativo, anche se in forte miglioramento. L’indice, attorno alle 14, registra un calo dello 0,07% attorno a 23.409 punti, in forte recupero sull’apertura -2%. Migliora anche Francoforte che dimezza le perdite ad un solo punto percentuale. 

Borsa Milano in bilico, petrolio in calo su recessione

Stabile lo spread a 159 punti a poche ore dall’inizio della riunione del comitato monetario della Fed.  Il bund decennale tedesco si rafforza stamattina a 0,33%, Btp a 1,94%.  Il Treasury Note a dieci anni frena a 2,11%, da 2,15% di stamattina.

Domani, mercoledì, scatta il rischio default per la Russia. Mosca, che dovrà ripagare rate di debiti per 157 milioni di dollari, si accinge a pagare in rubli, come non è previsto dai regolamenti dei prestiti.      

Più sensibili le variazioni delle materie prime. Il petrolio Brent scivola a 100,7 dollari al barile, il greggio texano -5% finisce sotto quota cento a 97 dollari per la prima volta da marzo. Dietro la brusca correzione del greggio, ci sono anche i timori di un calo della domanda cinese provocato dalla nuova ondata della pandemia. Ieri i contagi hanno toccato i massimi da inizio 2020.

Sale il Gas Naturale +8% a 122 euro per mwh. Gazprom continua a rifornire regolarmente gas attraverso l’Ucraina. Le forniture rimangono al massimo. Lo ha riferito la società in un comunicato citato dal sito del quotidiano Kommersant.

Domani riprenderanno gli scambi sul nickel al London Stock Echange: il gruppo cinese Tsinghan, le cui speculazioni hanno portato il prezzo del metallo alle stelle, ha raggiunto un accordo con la sua controparte, JP Morgan, per smaltire i contratti accumulati.

Borsa Milano in bilico: come si muovono le Blue chip

Sono 14 le blue chip di Piazza Affari in guadagno sui 40 componenti del FTSEMIB. Alle 12 erano solo sei.

In evidenza le utility: Terna +1,6%, Italgas +1%. 

Sale Generali +1,4%, che martedì ha approvato i conti 2021 con un risultato netto di 2,85 miliardi di euro. Il consiglio di amministrazione ha anche approvato la composizione della propria lista di candidati da presentare all’assemblea degli azionisti per il rinnovo del Cda. Andrea Sironi è stato indicato come presidente mentre Philippe Donnet come CEO per un altro mandato. Il Cda proporrà all’assemblea di confermare l’attuale composizione di 13 consiglieri per il Cda.  Oggi scenderà in campo la squadra contrapposta di Francesco Gaetano Caltagirone.

Generali procederà alla fusione con Cattolica il prima possibile. E’ quanto ha dichiarato il Ceo del Leone, Philippe Donnet.

Il titolo peggiore è Moncler – 3,94% colpito dalle sanzioni che vietano la vendita di beni di lusso in Russia. Ritraccia Telecom Italia -2,11%.  

Frenano anche i petroliferi. Tenaris – 3,77%. Equita ha tagliato il giudizio a Neutral.

 In calo anche Eni -2,55%. Il Cane a sei zampe, assieme alla spagnola Repsol, potrebbe essere autorizzata dagli Usa a riprendere le attività in Venezuela assieme all’americana Chevron nel quadro di una strategia per sostituire il petrolio dalla Russia.  

In ribasso anche Leonardo -0,47% che  ha varato un piano di crescita quinquennale per sviluppare le attività di elettronica per la difesa nel quale prevede 200 milioni di investimenti annui per l’Italia e altri 100 per la divisione Uk. Il gruppo ha vinto un contratto per vendere due elicotteri AW139 alla National Nuclear Security Administration (NNSA) del dipartimento dell’Energia Usa. 

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