Continua a Piazza Affari la corsa del listino. L’indice milanese sale dello 0,4%, a 23.272 punti, ai nuovi massimi dall’agosto 2015. Frenano le altre Borse europee in sintonia con l’andamento di Wall Street e dei mercati asiatici, condizionati dal calo del dollaro. In ribasso Francoforte (-0,17%), Madrid +0,17%, quasi in equilibrio Parigi (+0,09%). In lieve rialzo Londra (+0,18%).
A novembre la produzione industriale nell’area euro è aumentata dell’1% su base mensile e del 3,2% a livello annuale. Il dato ha battuto il consenso degli economisti che si aspettavano una lettura a +0,8% mese su mese.
In Germania il Pil 2017 è cresciuto del 2,2% contro attese a +2,3% e il +1,9% del 2016.
Il cambio euro/dollaro è a 1,1948. C’è attesa per la pubblicazione dei resoconti della riunione di politica monetaria del 13-14 dicembre della Banca centrale europea.
Il dollaro è in rialzo anche sullo yen, supportato dall’allentamento della tensione di un disimpegno della Cina dal mercato dei titoli di Stato Usa. La notizia, diffusa ieri da Bloomberg, secondo l’autorità di controllo sui cambi di Pechino (Safe) è basata su informazioni sbagliate e potrebbe essere del tutto falsa.
Lo spread Btp/Bund è poco mosso a 155,4 punti base con il rendimento del decennale italiano al 2% dopo che stamani il Tesoro italiano ha collocato buoni a 3 anni per 3 miliardi di Btp con scadenza 15 ottobre 2020 a un tasso dello 0,04%, in rialzo di 6 punti base. Il mercato ha assorbito anche 3 miliardi di Btp settennali con scadenza 15 novembre 2024 a un tasso dell’1,35%, in aumento di 14 punti base.
Il Bitcoin crolla in ribasso dell’11%. Cresce il fronte anti-criptovalute: la Corea del Sud ha vietato gli scambi.
Il petrolio Brent si muove sui massimi degli ultimi tre anni intorno a 69 dollari il barile. Le scorte Usa cono scese per l’ottava settimana consecutiva. Avanza Saipem +2,6%: Bernstein alza il giudizio a Market Perform.
La performance migliore è quella di Stm (+3,3%). Stamattina Credit Suisse ha promosso il giudizio a Outperform da Neutral e il target price a 24,50 euro da 19,50 euro. Su Fiat Chrysler (-1%) scattano le prese di profitto. FinecoBank (+1%) segna il sesto record storico consecutivo. Miste le banche dopo il rally di ieri. In novembre, in Italia, i prestiti totali sono saliti dell’1,4% anno su anno. Crediti in sofferenza, al netto delle cartolarizzazioni, in calo del 6,4%. Intesa (+1%) si spinge sui massimi da settembre. Unicredit +0,1%, Ubi Banca -0,1%, Bper Banca -1%. Creval arretra del 3%.
Mediobanca -0,6% dopo che il socio Pirelli (+1,1%) ha venduto tutta la sua partecipazione.
Tra le assicurazioni da segnalare il balzo di Cattolica (+8%) sui massimi dal 2014 in attesa del piano industriale.
Astaldi -2%, dal +5% nelle prime battute. Danieli +3%: Kepler Cheuvreux alza il giudizio a Buy.
Scivola Banca Ifis (-4%). Potrebbe nascere in Italia un concorrente temibile nell’ambito della gestione dei crediti in sofferenza: Intesa intende cedere ad una società specializzata danese la sua piattaforma per gli Npl.
Sias (-0,3%) ha vinto la gara per la concessione di un tratto autostradale in Brasile.