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Borsa Milano, Coronavirus + petrolio: è tempesta perfetta

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Panic selling sulle Borse. Dopo l’Asia, a crollare sono i listini europei, mentre i future di Wall Street viaggiano in profondo rosso, confermando l’avvio di una giornata difficilissima per tutte le Borse globali. L’emergenza Coronavirus, con le nuove – pesanti – regole entrate in vigore in Italia e con l’aumento del numero dei contagi in Europa e Stati Uniti sta scatenando il panico tra gli investitori. A peggiorare una situazione già precaria è arrivata anche la guerra del petrolio causata dal mancato accordo tra Opec e Russia sui tagli alla produzione di greggio per sostenere il prezzo del barile. Ne trae beneficio, per il momento, solo l’oro, volato sopra la soglia dei 1.700 punti per la prima volta in oltre 7 anni.

Alle 11 Piazza sta vivendo la seconda peggior seduta della sua storia, dopo quella registrata all’indomani della Brexit. Il listino delle blue chip, dopo aver faticato ad aprire (i titoli non scambiavano per eccesso di ribasso), ha avviato le contrattazioni con un ribasso del 10,8%. Mentre scriviamo il rosso è del 9% poco sotto i 19mila punti. Quota 25mila, raggiunta solo lo scorso 17 febbraio, sembra ormai un lontano ricordo da custodire gelosamente. Con la prestazione odierna, le perdite registrate a Milano dal 24 febbraio superano il 28%. 

Sul Ftse Mib è un bollettino di guerra: tutti i titoli viaggiano in forte ribasso, con perdite che nella maggior parte dei casi arrivano alla doppia cifra. In caduta libera i petroliferi: Saipem (-18,67%), Tenaris (-18,34%), Eni (-17,89%). Crollano le banche: Banco Bpm (-14,04%), Unicredit (-12,89%), Bper (-10,11), Mediobanca (-10,07%), Intesa Sanpaolo (-7,41%).

Tra i titoli in maggiore difficoltà si segnalano anche: Azimut (-12,44%), Leonardo (-11,27), Poste Italiane (-11,23%). Enel, primo titolo per capitalizzazione, arretra del 6,3%. 

Allargando lo sguardo, tra tutti i titoli quotati su Borsa italiana, sono solo 4 quelli in rialzo: Circle (+2,99%), Ing (+2,34%), Culti Milano (+2,2), Gilead Sciences (+0,74%).

Profondo rosso anche per le altre Borse europee che però col passare dei minuti tentano di recuperare un po’ del terreno perso in apertura: Francoforte (-5,12%), Parigi (-5,59%), Madrid (-4,66%), Londra (-4,93%),

Il panic selling colpisce anche l’obbligazionario con lo spread a quota 200 punti base dopo aver toccato un massimo di 215 punti contro i 178 della settimana scorsa. Vola il rendimento sul decennale, salito all’1,345% dall’1,08% della vigilia. In questo contesto il rendimento del Treasury decennale Usa, è scivolato sotto lo 0,5%, registrando il peggior calo mai visto dai tempi della prima guerra del Golfo.

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