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Borsa, Milano balla con lo spread. Brillano Ferragamo e Fca

Apertura positiva ma in altalena per Piazza Affari dopo il giudizio di Moody’s sul debito italiano – Il differenziale Btp-Bund è sceso sotto i 300 punti – Banche in rialzo in avvio ma poi il recupero si ridimensiona – In forte rialzo Banca Generali dopo l’accordo su Nextam

Borsa, Milano balla con lo spread. Brillano Ferragamo e Fca

Lo spread sotto i 300 punti, la cessione di Magneti Marelli da parte di Fiat Chrysler oltre alla previsione che, dopo la morte di Wanda Ferragamo, vedova del fondatore, si avvicina la cessione della maison. Non mancano le ragioni per spiegare l’avvio positivo della settimana di Piazza Affari +1,8%. Ma il rally si è presto ridimensionato: alle 12.45 Milano guadagna lo 0,5% attorno ai 19.100 punti, in linea con gli altri listini europei: Francoforte +0,5% e Madrid +0,4%. Parigi +0,66%. Londra avanza di mezzo punto.

Avvio di seduta di segno marcatamente positivo per la carta italiana, dopo la mossa di Moody’s che, pur tagliando il rating a Baa3, ha stabilizzato l’outlook.

Lo spread tra Btp/Bund 10 anni (poco prima delle 13 a 296 punti), è sceso in mattinata a 285 punti base da 315 punti della chiusura di venerdì, stringendosi al minimo dal 5 ottobre. Il tasso del decennale italiano di riferimento, ora a 3,43% è sceso fino a 3,33% da 3,59% di venerdì sera. Il rendimento sui due anni torna sotto l’1% per la prima volta da fine settembre.

A Bruxelles è arrivata da Roma la lettera di risposta alla richiesta di cambiare la bozza della legge di Bilancio. L’Italia è consapevole di violare il patto di stabilità e crescita, tuttavia si tratta, secondo il Governo, di una scelta “difficile ma necessaria”. Già domani la Commissione potrebbe decidere di chiedere formalmente dei cambiamenti alla manovra italiana, dando il via a un processo inedito che potrebbe portare ad una bocciatura ufficiale.

Al solito il settore bancario è chiamato a misurare la temperatura della tensione di Piazza Affari. Le vendite allo scoperto sugli istituti italiani arrivano a quasi il triplo di quelle sui titoli greci e ai massimi in Europa.

L’indice bancario italiano attorno alle 13 viaggia sopra la parità, più che dimezzando i forti guadagni dell’avvio: Intesa sale dello 0,9%, Bper -0,2%, UniCredit +0,5%, Banco Bpm  -0,9%.

In un’analisi sulle banche italiane Credit Suisse ha ridotto il rating su Intesa a ‘neutral’ (target price a 2,3 da 2,9 euro) e su Banco Bpm a ‘underperform’ (target price a 1,7 da 2,5 euro).

Il downgrade su Intesa, spiega il broker, è dettato dall’aumento della volatilità di mercato che riduce la visibilità sulle performance dell’asset management e abbassa le aspettative sul dividendo dopo il 2018.

“Finora, i fondamentali delle banche – conclude l’analisi – hanno performato bene, ma l’allargamento prolungato dello spread sovrano potrebbe avere un impatto negativo”. Il tasso di risparmio delle famiglie italiane rispetto al reddito disponibile, cioè al netto dei pagamenti che i nuclei familiari hanno dovuto fare su tali redditi, si attesta al 9,7% a fine 2017, un livello più basso rispetto a quello medio dell’eurozona che è pari all’11,8%.

C’è aria di saldo nella corporate Italia:

  • Fiat Chrysler+5.3%, dopo aver annunciato la vendita di Magneti Marelli alla giapponese Calsonic Kansei, controllata dal private Kkr, per 6,2 miliardi di euro (più del previsto).
  • Salvatore Ferragamo +8,9%. Venerdì sera è morta Wanda Miletti, la vedova di Salvatore Ferragamo (1898-1960). La capostipite aveva 96 anni, dal 2006 era presidente onoraria. Anche se la famiglia Ferragamo ha detto molte volte di non voler vendere la quota di controlla, questo evento potrebbe riaprire i giochi. 

Sale Pirelli +1%. Il socio Camfin ha deliberato di acquistare azioni Pirelli fino a un massimo del 2% del capitale. Venerdì la finanziaria ha acquistato 200.000 azioni portando la propria quota a circa l’11,37% del capitale.

Vanno bene anche le auto con Bmw, Volkswagen e Daimler in rialzo di oltre l’1%.

Banca Generali +1%, compra il 100% di Nextam Partners che vanta un portafoglio clienti di circa 2.500 clienti, per conto dei quali il Gruppo gestisce circa 5,5 miliardi di euro.

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