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Borsa Milano ai massimi. Ubi vola, la Cina pesa sul lusso

Le Borse in rialzo già guardano con attenzione (e speranza) alle indicazioni che potrebbero arrivare martedì pomeriggio da Christine Lagarde e, un’ora dopo, dal presidente della Fed Richard Powell. Piazza Affari +0,60% sale sopra quota 24.600, vicina ai massimi dal 2008. In terreno positivo anche gli altri listini: Parigi +0,4%, Madrid +0,3%. Più toniche Francoforte e Londra +0,8%. Il cambio euro/dollaro viaggia a 1,09143 in attesa della presentazione del rapporto annuale di Francoforte. Il target dell’inflazione dell’Istituto centrale europeo potrebbe essere modificato entro luglio nell’ambito dell’ampia revisione strategica prevista da Bloomberg.

Jerome Powell invece parlerà davanti alla Commissione Servizi Finanziari del Congresso sul rapporto di politica monetaria. Potrebbe essere l’occasione per annunciare interventi di soccorso finanziari contro l’epidemia. Le cifre sulla diffusione della malattia vengono lette dai mercati come un’anticipazione dell’arrivo di nuovi aiuti e stimoli monetari da parte delle banche centrali. In Cina ci sono stati ieri 108 decessi da coronavirus, un’impennata che porta i morti totali a 1.018. Gli ammalati sono saliti a 42.638, da 40.170 di ieri.

Il petrolio Brent rimbalza dopo il -2,2% di ieri, a 54,0 dollari il barile (+1,5%). Bloomberg riporta che i grandi operatori all’ingrosso del petrolio, stanno cercando di risolvere il problema del surplus provocato dal crollo della domanda cinese, affittando super petroliere dove parcheggiare temporaneamente il greggio. Perde forza l’oro, dopo quattro giorni consecutivi di rialzo: -0,2% a 1.568 dollari l’oncia.

Continua la corsa ai titoli lunghi. Gli ordini per il Btp scadenza 1 marzo 2036 lanciato martedì dal Ministero dell’Economia tramite un sindacato di banche hanno superato i 48 miliardi di euro, con il rendimento fissato a cinque punti base in più rispetto al Btp marzo 2035, in calo rispetto ai nove punti iniziali, poi ribassati a sette. Lo spread Btp-Bund viaggia a 135 punti base. Nel paniere delle blue chip europee, c’è il +4% di Deutsche Telekom: Reuters riporta che sta per arrivare da un giudice statunitense, il via libera alla fusione tra Sprint e T-Mobile.

In bella evidenza a Milano il titolo Ubi +2,6% alla sesta seduta di accelerazione e miglior banca sul nostro listino. L’indice italiano delle banche fa +1% e l’Eurostoxx Bank fa +0,7%

La banca ha comunicato i conti lunedì sera. Ha chiuso il 2019 con un utile netto di 251,2 milioni, in calo dai 425,6 milioni del 2018 per effetto della fiscalità. Il Cda ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,13 euro per azione, in crescita dell’8,3% rispetto a quello del 2018 (0,12 euro).

Sbanda FinecoBank dopo i conti (-0,9% a 11,5 euro) dopo i conti trimestrali e un avvio in rialzo. Il 2019 si chiude con un utile netto in crescita del 19,5% a quota 288,4 milioni, includendo anche 22 milioni di beneficio fiscale legati al riconoscimento del patent box. Il dividendo proposto agli azionisti è pari a 32 centesimi per azione. Banca Generali +0,5%. all’indomani della pubblicazione dei dati del trimestre, Deutsche Bank ritocca marginalmente il target price.

Sale Stm+1% al traino dell’austriaca AMS, attiva nell’industria dei semiconduttori, che ha comunicato dati del trimestre superiori alle aspettative, meglio delle attese anche i target. Sotto i riflettori Moncler -2,7%, che ha chiuso il quarto trimestre con risultati penalizzati dalle dimostrazioni ad Hong Kong, ma riequilibrati dagli ottimi risultati, in termini di vendite, dell’Europa e delle Americhe. La società ha affermato che il 2020 era partito molto bene, prima della caduta, provocata dall’epidemia nel centro della Cina. Il direttore finanziario Luciano Santel ha avvertito che l’impatto sugli affari è “molto serio”. La società ha anche annunciato, insieme ai dati, l’introduzione del sistema del voto maggiorato, il che, porterebbe l’amministratore delegato Remo Ruffini, al 29,9% del capitale, dall’attuale 22%. Société Générale taglia il giudizio a Hold, da Buy. Deutsche Bank taglia il target price a 37,5 euro, da 38,5 euro. Salvatore Ferragamo -1,8%.

Kepler Cheuvreux ha preso posizione su alcune utility. Iren +1,7%: il target price sale a 3,5 euro, da 3 euro. A2A +1,4%: il target price sale a 2 euro, da 1,6 euro. Acea -0,7%: target portato a 22 euro, due euro in più del precedente. Hera -0,4%, target a 4 euro, da 3,80 euro. AscoPiave -1,7%: il giudizio scende a Hold.

Pirelli -0,4%. Michelin chiude il 2019 con risultati leggermente migliori delle aspettative, ma solo a livello di ricavi. Le previsioni sul 2020 sono deludenti, l’esercizio dovrebbe chiudersi con un utile operativo, al massimo piatto, mentre il consensus si aspettava un incremento del 3%. Fiat Chrysler +1%. Ferrari +1,3%. CNH Industrial +1%.

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