Apertura di settimana negativa per le principali borse asiatiche. In rosso Tokyo, Shanghai e in particolare Shenzhen. L’unica a salvarsi è Hong Kong che ha chiuso con un timido +0,5%.
Alla base della giornata negativa sui mercati orientali ci sono ancora una volta i timori sulla Cina. I dati macroeconomici non positivi sulla Cina, diffusi nel weekend, hanno messo in allarme gli analisti con un’ondata di vendite soprattutto a Shenzhen dove oggi la Borsa ha chiuso con passivo pesantissimo del 6,5%. Giornata molto difficile anche per il principale mercato azionario cinese. Infatti, l’indice principale della Borsa di Shanghai a circa un’ora dalla fine delle contrattazioni perdeva quasi il 4% per poi recuperare in parte nel finale e chiudere comunque con un significativo calo del 2,67%.
Di fronte ai numeri delle due principali borse cinesi, la perdita di Tokyo (-1,63%) sembra quasi poca cosa. In realtà, considerando anche le chiusure con il segno meno di giovedì e venerdì, per Tokyo si tratta del terzo calo consecutivo e di una conferma ulteriore dei timori degli investitori sui dati deludenti sulla produzione industriale e sulla tenuta della vicina economia cinese.
Per quanto riguarda gli altri mercati asiatici si segnala che la Borsa di Seul ha perso sul terreno lo 0,5%, Taiwan ha chiuso leggermente in positivo (+0,02%) mentre Giacarta, come Hong Kong, va in controtendenza e registra un +0,39%.
Se in Oriente il rallentamento dell’economia cinese tiene in ansia i mercati Shanghai e Tokyo, non si può dire altrettanto in Europa dove le contrattazioni si sono aperte in positivo. Milano parte bene ma vira a -0,14%, Francoforte l’0,58%, Madrid lo 0,6%, Londra l’0,75% e Parigi lo 0,61%.