Avvio di settimana prudente per le Borse europee. Piazza Affari registra un lieve ribasso, -0,07% attorno a quota 23.500 punti. Stessa situazione a Parigi, Francoforte e Madrid. Euronext ha ufficializzato questa mattina che è in trattative per rilevare la borsa di Madrid in concorrenza con l’offerta presentata da Zurigo. Il risiko dei listini potrebbe coinvolgere anche la City londinese, stamane +0,1%. Infatti il gruppo Lse si sta preparando ad acquisire Refinitiv, una delle maggiori banche dati al mondo, per 27 miliardi di dollari. Per finanziare l’operazione il gruppo inglese potrebbe cedere Borsa Italiana. Vola intanto la sterlina, con il cambio verso euro in calo dello 0,4% a 0,852.
Tratta a 63,3 dollari il barile, il petrolio Brent, invariato. Il greggio del Mare del Nord è sui massimi delle ultime otto settimane. Tenaris +-0,4%. La scorsa settimana c’è stato un calo dell’attività esplorativa negli Stati Uniti. Saipem -0,7%. Eni -0,3%.
Ieri sono stati resi noti i dettagli dell’Ipo dell’1,5% di Saudi Aramco per una valutazione fra 1.600 e 1.700 miliardi di dollari. Secondo Fidentiis, grazie al basso profilo di rischio del colosso, si tratta di una delle più attraenti opportunità di investimento nel settore al punto che “non è da escludere che qualcuno stia iniziando a vendere titoli del settore per entrare poi nell’Ipo”
L’oro perde lo 0,5% a 1.458 dollari l’oncia. Poco mosso il Btp, a 1,22% di rendimento. Bund a -0,32% (+2 punti base).
Sull’andamento di Piazza Affari pesa anche lo stacco dei dividendi di Mediobanca, Danieli e Coima Res e gli acconti di Poste Italiane, Recordati, Tenaris, Terna, Mediolanum. L’impatto complessivo è pari allo 0,18% sull’indice italiano FTSE All-Share.
Debole il settore auto (-0,9%) in attesa dei dati di vendita europei. Vendite su Fca in flessione del 2,2% in linea con Peugeot in flessione di oltre il 2%. Oggi Deutsche Bank ha ridotto la raccomandazione su Psa a “hold” da “buy” e tagliato il prezzo obiettivo a 26 euro da 28 euro precedente. La banca d’affari sottolinea che la fusione fra i due gruppi ha senso, pur evidenziando che gli azionisti di Psa sono quelli che si assumeranno tutti i rischi.
Limita i danni Ferrari -0,1% nonostante il pasticcio dei piloti nell’ultimo GP.
In equilibrio Mediaset a 2,68 euro in attesa che si sblocchi il negoziato tra il Biscione e Vivendi.
Poco mosse le banche. Fra le big Unicredit in discesa dello 0,2%, meglio Intesa Sanpaolo con una crescita dello 0,6%. Rimbalza Ubi (+0,55%) dopo alcune sedute negative a seguito dei risultati sotto le attese. Bene Mediobanca (+1,4%) nel giorno dello stacco cedola.
Fra le utility prosegue il buon momento di Acea che sale dell’1,2% e si aggiunge al +3,7% registrato venerdì scorso. Cedente, invece, A2A in flessione dello 0,9%.
Strappa Safilo con un balzo di oltre il 10,5%. Il titolo si muove sui massimi da ottobre 2018 con forti volumi. Il balzo è iniziato a metà della scorsa settimana dopo i risultati del terzo trimestre.
Fra i minori forti vendite su Trevi, in flessione del 9%. A pesare la decisione del Tribunale di Forlì che ha rigettato l’omologazione dell’accordo di ristrutturazione raggiunto con i creditori presentato dalla società. Trevi ha aggiunto che ricorrerà in appello contro la decisione. Kepler non esclude la liquidazione della società visto che il valore delle pendenze finanziarie eccede l’enterprise value