L’indice Sentix segnala che sta crescendo l’ottimismo degli investitori europei, sempre più propensi ad acquistare azioni, con un’attenzione particolare per le piccole e medie imprese. Salgono tutti i listini, con l’eccezione di Piazza Affari: indice Ftse Mib -0,1%, attorno a quota 20.800 punti. Fa assai meglio Parigi, in crescita dello 0,8% in scia all’affermazione di Emmanuel Macron alle legislative. Francoforte +0,7%. Salgono anche Madrid (+0,6%) e Londra (+0,5%) nel giorno d’avvio del negoziato sulla Brexit, iniziato alle 11 a Bruxelles.
L’indice Eurostoxx bancario avanza dello 0,9%. Buone performance per i titoli francesi. Salgono Bnp Paribas, Société Générale e Crédit Agricole. Brilla a Zurigo anche Crédit Suisse (+3%), dopo note di ricerca positive da parte di Morgan Stanley, Citi e Deutsche Bank.
Deboli al contrario le banche a Milano: segna il passo la soluzione per le banche venete. Unicredit arretra dello 0,4%. Il gruppo ha ceduto a MBCredit Solutions, specializzata nella gestione dei crediti non perfoming, un portafoglio di sofferenze del valore nominale di 450 milioni di euro. Intesa -0,6%, Bper Banca -0,4%. Positive Banco Bpm (+0,7%) e Ubi Banca (-0,1%).
In evidenza Banca Carige (+2,4%), che ha trasferito un portafoglio di crediti in sofferenza da 938 milioni di euro lordi a un apposito veicolo di cartolarizzazione che emetterà, nelle prossime settimane, titoli di classi diverse. Verranno ceduti a investitori terzi i titoli mezzanine e junior e verrà richiesta la garanzia statale Gacs sui titoli senior.
Rendimenti ancora in calo per i Btp decennali, che stamattina sono scambiati all’1,94%, dall’1,98% di venerdì. Lo spread con il Bund scende a 165 punti base, quello con il Bono spagnolo a 50 punti base, minimo dell’ultimo mese.
Da segnalare anche l’andamento del titolo di Stato della Grecia a 2 anni, sceso sul nuovo minimo dal 2010 a 4,33%, dopo l’accordo con i creditori.
Stabile il petrolio Brent a 47,5 dollari al barile (-0,1%). Nel fine settimana, il ministro dell’energia dell’Arabia Saudita, Khaled al Falih, ha affermato che nell’ultimo trimestre del 2018 il mercato del petrolio tornerà ad essere bilanciato. La settimana scorsa il greggio ha perso l’1,6%: è stata la quarta settimana consecutiva di discesa delle quotazioni. Intanto continua a crescere il numero dei impianti di trivellazioni attivi nel Nord America, arrivati sui massimi degli ultimi due anni. Eni +0,7%. Saipem -0,5%.
Saras avanza del 3,3%, in ascesa del 25% da inizio anno, cui va aggiunto un altro 4,5% grazie al dividendo di 0,10 euro per azione staccato a maggio. Il titolo è favorito dalla tenuta dei margini di raffinazione.
Telecom Italia -1%. Il governo minaccia di chiedere i danni alla società se andrà avanti con il progetto di posa della rete in fibra ottica nelle aree rurali. L’azienda ha lanciato la connessione super-veloce fino a 200 Megabit con tecnologia FttCab in circa 1.300 Comuni sull’intero territorio nazionale.
StM sale dell’1%, dal -11% della scorsa settimana. Goldman Sachs ha alzato il target price a 13,7 euro da 11,8 euro, confermato il giudizio Neutral. Prysmian +1,6%.
Campari +1,4%: Hsbc alza il target price a 7,4 euro da 6,2 euro, confermato il giudizio Buy. Buzzi +0,1%: Fidentis alza il target price a 28 euro da 27,5 euro, confermato il giudizio Buy.
Nel Lusso, Moncler -1%: “Stiamo andando bene, dipende dai mercati, ma in generale ma possiamo dire di avere registrato un buon primo semestre”, ha detto stamane il presidente e ad dell’azienda, Remo Ruffini, a margine della sfilata per la presentazione delle collezioni estive.
Continua nell’Aim la cosa di Giglio Group (+16%), che estende il +8% di venerdì. Perdono invece terreno Salini (-1,5%) e Amplifon (-1,3%).