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Borsa, lusso sotto tiro: la Cina e Richemont spaventano i mercati, titoli ancora in rosso

Dopo il rosso intenso segnato nella seduta di ieri, sono ancora in difficoltà i titoli del lusso, zavorrati dalla crescita (lenta) della Cina e dai dati di Richemont

Borsa, lusso sotto tiro: la Cina e Richemont spaventano i mercati, titoli ancora in rosso

Continua il momento difficile del lusso europeo. Dopo il rosso intenso segnato nella seduta di ieri, anche oggi i principali titoli del comparto viaggiano in territorio negativo, sintomo che le preoccupazioni per la frenata cinese continuano ad occupare la mente degli investitori, che hanno mal digerito anche i conti pubblicati da Richemont, positivi ma sotto le attese. 

Lusso in difficoltà: le due cause

I dati sul Pil, le vendite al dettaglio e l’occupazione giovanile in Cina hanno deluso le attese del mercato, mostrando che la ripresa del colosso asiatico è più debole del previsto e questo fa aumentare anche i timori per l’andamento dell’economia mondiale, in un contesto in cui le banche centrali di Usa e Eurozona sono in una fase rialzista dei tassi. In particolare, nel secondo trimestre del 2022, Pechino è cresciuta meno del previsto (+6,3% il Pil, contro attese per un +7,1%) e nel mese di giugno le vendite al dettaglio sono aumentate del 3,1% su anno, in deciso rallentamento dopo il +12,7% di maggio. “Una crescita debole significa che il governo e la People’s Bank of China intensificheranno i loro sforzi per allentare ulteriormente le condizioni finanziarie e aprire la strada a una ripresa piu’ rapida, il che è positivo per i mercati”, sottolinea Ipek Ozkardeskaya, analista di Swissquote, facendo però notare che “’d’altra parte, le politiche di sostegno messe in atto finora hanno avuto scarso impatto”.

In questo contesto, mentre i mercati riflettevano sul futuro del gigante asiatico, a sparigliare le carte sono arrivati i conti di Richemont che, sebbene abbia registrato ricavi in aumento a 5,32 miliardi, ha deluso le attese degli analisti. Il risultato? Il titolo ha perso ieri quasi il 10% del suo valore, trascinando con sé l’intero comparto del lusso europeo, già fiaccato dai dati arrivati dalla Cina.“È una situazione un po’ contrastata per uno dei titoli più consensuali del settore del lusso. Le vendite un po’ al di sotto del consenso (+20%), maggiori venti contrari e nessun commento specifico sulle prospettive”, hanno commentato gli analisti di Citi. “La perdita è dovuta interamente al fatto che gli Stati Uniti sono diventati negativi, anche se continuano a sovraperformare i concorrenti, mentre il Giappone continua a sorprendere positivamente e l’Asia ex-Giappone e l’Europa sono praticamente in linea”.

Borsa: ancora deboli i titoli del lusso

Nel pomeriggio di oggi, martedì 18 luglio, il titolo Richemont centra un mini rimbalzo, segnando a poco più di un’ora dalla chiusura dei listini un rialzo dell’1,6%. Sono invece negativi gli altri colosso del settore: Lvmh (-0,6%), Hermés (-2,21%), Kering (-0,4%). A Milano, dopo il -2,91% segnato ieri, Moncler cede un ulteriore 1,53%. Vendite anche su Brunello Cucinelli (-1,3%), Salvatore Ferragamo (-1,6%) e Tod’s (-0,7%). A Londra viaggia poco sopra la parità Burberry.

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