La Borsa di Tokyo fa scintille e chiude la seduta in deciso rialzo. L’indice Nikkei fa segnare un progresso di quasi tra punti (+2,99%) a quota 13,978.44, mentre il Topix guadagna il 2,81%, a 1.149,18 punti. A innescare gli acquisti sono stati principalmente tre fattori: il calo della tensione in Siria, i dati economici che fanno ben sperare (soprattutto sul fronte degli indici Pmi di Cina e Eurozona) e lo yen in discesa.
Il dollaro è salito ai massimi da un mese sullo yen, riportandosi nelle vicinanze della soglia di un cambio di 100, un trend che favorisce gli acquisti sui titoli delle società esportatrici, a partire dai gruppi automobilistici come Toyota.
Oggi il governo nipponico ha annunciato l’erogazione di fondi pubblici per 47 miliardi di yen per stabilizzare la situazione presso la centrale nucleare di Fukushima Daiichi, che ha bisogno d’interventi strutturali per impedire ulteriori fuoriuscite di acqua radioattiva.
Domani invece prenderà il via la riunione del comitato di politica monetaria della Banca del Giappone, che potrebbe rivedere al rialzo le valutazioni sull’andamento dell’economia, confermando la politica monetaria espansiva avviata lo scorso aprile.
