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Borsa, lo stop di Panama non turba Salini

I lavori per allargare il canale di Panama saranno “probabilmente” sospesi la prossima settimana a causa della controversia in atto in materia di superamento dei costi. E’ quanto sostiene Jorge Quijano, amministratore del canale, dopo l’incontro con il consorzio Gupc (Sacyr, Salini Impregilo, Jan de Nil e Panama Constructora Urbana) che esegue i lavori. Finora il consorzio e le autorità di Aco (Panama Canal Authority) non sono riusciti a raggiungere un compromesso e Gupc aveva fissato un periodo di tre settimane che scade lunedì prossimo. Il consorzio ha minacciato di interrompere i lavori di costruzione del secondo Canale a causa dello sforamento dei costi per 1,6 miliardi di dollari. Gupc ha chiesto la copertura del costo aggiuntivo alla Acp che però ha respinto la richiesta accusando il consorzio di costringere ad una negoziazione al difuori dei termini contrattuali. Il costo iniziale dei lavori era stato stabilito in 3,1 miliardi di dollari, con l’avvio dei lavori nel 2009 e la conclusione nel 2015.

Il governo spagnolo ha già detto che sta cercando di raggiungere un accordo fra le parti, mentre stamane a palazzo Chigi si è tenuta una riunione tra il consigliere economico di Enrico Letta, Fabrizio Pagani, il consigliere diplomatico, Armando Varricchio e gli imprenditori Pietro Salini e Luisa Todini proprio, dopo che le diplomazie si sono mosse anche nella giornata di ieri, come riporta il Sole 24 Ore, con l’incontro fra il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi e l’ad di Salini Impregilo, Pietro Salini.

Al momento però non ne risente Salini, che a Piazza Affari è in territorio positivo a metà pomeriggio. Resiste anche Sacyr alla Borsa di Madrid, dove alle 16 guadagna lo 0,16%. 

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Categories: Finanza e Mercati
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