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Borsa: l’India vince la corsa di agosto, ma la Fed spaventa i mercati

Complici anche gli acquisti di petrolio russo a pressi stracciati, la Borsa indiana ha segnato un rialzo del 3,5%. – Petrolio sulle montagne russe – Cucinelli: l’utile sale del 131% nel primo semestre

Borsa: l’India vince la corsa di agosto, ma la Fed spaventa i mercati

La dieta imposta dalle banche centrali dà i suoi frutti. Dal discorso di Jerome Powell di venerdì scorso a ieri sera Wall Street ha lasciato sul terreno 1.500 miliardi di dollari di capitalizzazione. Non solo. I dati macro positivi, specie sul fronte dell’occupazione (ieri l’indice Jolt che misura l’avvio di nuovi business), sono ormai più fonte di preoccupazione che di ottimismo, tanta è la paura di nuovi aumenti dei tassi per stroncare l’inflazione. Come è capitato ieri, quando il dato sulla fiducia dei consumatori, molto superiore al previsto, ha coinciso con una raffica di vendite che hanno spinto l’indice S&P sotto i 4 mila punti. È un mondo alla rovescia, insomma, quello che saluta la fine dell’estate in Borsa regalando gli ultimi record negativi, tra cui spicca il dato più alto dell’inflazione tedesca da 50 anni. La bussola delle Borse, sotto stress, non dà punti di riferimento affidabili: il petrolio, dopo un balzo lunedì del 4%, ha perduto ieri il 5%, il gas naturale, al centro delle speculazioni, scende in vista della riunione Ue del 9 settembre. Ma stanotte Gazprom ha chiuso i rubinetti verso la Germania ed imposto una penale alla francese Engie. 

I future anticipano apertura in rialzo

  • Anche stamane, come nei giorni scorsi, le aperture delle Borse promettono comunque un rimbalzo. Stamattina il future del principale indice della borsa Usa, scivolato ieri e 3.986 punti, guadagna lo 0,7%. Il future del Nasdaq è in rialzo dello 0,6%, dal -1,1% dell’indice di ieri. Quello sull’indice EuroStoxx 50 sale dello 0,5%.
  • Debole la maggior parte delle borse asiatiche: Nikkei -0,4% (+1% complessivo in agosto). Hang Seng di Hong Kong -0,4% (-1,4% il mese), CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen -0,6%. 

    Sono di poco meglio delle aspettative i dati sull’attività economica in Cina diffusi dall’ufficio nazionale di statistica di Pechino. L’indice PMI manifatturiero è leggermente migliorato in agosto, a 49,4 da 49 di luglio: il consensus era 49,2. L’indice PMI non manifatturiero arretra a 52,6 in agosto, da 53,8 di luglio.

Buffett riduce la quota nell’auto elettrica cinese

Nel listino di Hong Kong perde il 10% BYD. Il fondo Berkshire ha ridotto la sua quota nel costruttore cinese di automobili elettriche. La società d’investimento, scesa ora al 19,9% del capitale, ha venduto 1,33 milioni di azioni, su un totale di 220 milioni.

  • In rialzo anche il Kospi di Seul, +0,3% (+0,3% il mese). Il governo ha annunciato stanotte un pacchetto di misure a sostegno delle nascite, tra queste, viene triplicato l’assegno versato alla famiglia con un neonato. La Corea del Sud è all’ultimo posto nel mondo nella classifica della fertilità.

Mumbai +3,5% vince la corsa dei listini ad agosto

Gli scambi di agosto hanno incoronato quale listino leader Mumbai. La Borsa indiana ha messo a segno un rialzo del 3,5% cui non è certo estranea la posizione di relativo vantaggio provocata dalla guerra ucraina: New Dehli compra il petrolio russo (prima quasi assente) con un forte sconto, almeno un terzo, sui prezzi ufficiali.

Chiusura in rosso ieri per i listini Usa: S&P 500 – 1,3%, Nasdaq -1,1%, Dow Jones -1%.

Il T bond sale ai massimi dal 2007. Il presidente della Fed di New York, John Williams, ha ribadito ieri la linea rigida della Fed: i tassi saliranno fino al punto in cui freneranno l’attività economica. Raggiunto quel livello, ci staranno per un bel po’, fino a quando non ci sarà fondata certezza di un’avvenuta stabilizzazione della dinamica dei prezzi al consumo.

Il rendimento del Treasury Note a due anni è sui massimi dal 2007 a 3,47%, circa 25 punti base sotto il livello che la Federal Reserve ha indicato di voler raggiungere. I future scontano tassi al 3,75%-4% intorno alla metà dell’anno prossimo: oggi siamo a 2,50%. 

Spread a 232, tempi lunghi per la riforma del gas

  • L’incognita del gas ha spento ieri la voglia di ripresa delle Borse europee. Milano, in pratica piatta -0,08% è tra i listini migliori.
  • Chiude la giornata ad un rendimento del 3,85% il Btp decennale, Bund a 1,50%. Spread a 232.
  • La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato che nell’Unione europea gli stoccaggi di gas sono in media all’80%. Le misure di emergenza dovrebbe essere presentate nelle prossime settimane. Quanto alla riforma del mercato, un obiettivo più ambizioso e strutturale, bisognerà aspettare l’inizio del prossimo anno.

Petrolio sulle montagne russe, oggi Brent a 100 dollari 

Inizio di settimana di su e giù mozzafiato per il petrolio. Brent e WTI stamattina sono in rialzo dell’1%, ieri hanno chiuso in ribasso del 5%, dal +4% di lunedì.  Una stazione televisiva pro-Teheran di Londra ha riferito che Iran e Stati Uniti hanno raggiunto una intesa per rilanciare un accordo nucleare che potrebbe legittimamente rimettere il petrolio della Repubblica Islamica sul mercato di esportazione. Non sono arrivate ulteriori conferme.

L’indice Bloomberg Commodity ha perso il 2,4%, la variazione negativa giornaliera più ampia degli ultimi due mesi.

Cucinelli, Stellantis ed Eni

  • Brunello Cucinelli conferma la guidance sui ricavi per il 2022 e il 2023 dopo avere chiuso il primo semestre con un utile netto in crescita del 131,4% a 50,6 milioni. Il margine operativo si attesta al 13,9%, meglio del livello del 2019 e sopra le aspettative. Nel secondo trimestre il giro d’affari è salito del 46% a 218 milioni.
  • Stellantis fermerà per la produzione nello stabilimento Sevel ad Atessa dal 31 agosto al 3 settembre per la mancanza di forniture di componenti per i furgoni Citroen e Peugeot.
  • Eni: il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha incontrato ieri al Cairo l’AD di Eni Claudio Descalzi, per discutere in particolare della produzione di gas naturale in Egitto e delle esportazioni di Gnl.

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