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Borsa: l’incertezza sui tassi pesa sui mercati, dopo la Bce occhi sulla Fed

Pixabay

Borse europee in ribasso il giorno dopo il taglio dei tassi da parte della Bce, con l’attenzione dei mercati che si sposta già sul futuro e in particolare su settembre, quando potrebbe arrivare la seconda sforbiciata da parte della Bce, ma soprattutto il primo taglio da parte della Federal Reserve. Non a caso, gli occhi sono puntati oggi sui dati occupazionali statunitensi, attesi in giornata, che potrebbero mostrare segnali di allentamento delle pressioni sul mercato del lavoro e consolidare le aspettative di un taglio autunnale da parte della Fed. 

Nel primo trimestre Pil dell’Eurozona +0,3%

L’Eurostat ha diffuso stamattina i dati sul pil del primo trimestre, aumentato dello 0,3% sia nell’Eurozona che nell’Unione Europea  rispetto all’ultimo dato dell’anno scorso quando era calato dello 0,1% nell’area euro risultando stabile nell’Ue. Rispetto al primo trimestre 2023, il pil è salito rispettivamente dello 0,4% e dello 0,5%. Stessa percentuale di crescita anche per l’Italia. In questo frangente cresce anche l’occupazione, che registra un aumento dello 0,3% nelle due aree rispetto all’ultimo trimestre 2023

Borse europee in ribasso

In questo contesto si muovono sotto la parità i listini continentali, con lo Stoxx 600 che a metà giornata cede lo 0,36%. Maglia nera di giornata è Francoforte (-0,76%), seguita a ruota da Parigi (-0,74%). Piazza Affari cede lo 0,58% a 34.630 punti, mentre Madrid è in rosso dello 0,4%. In controtendenza Amsterdam, che sale dello 0,14%. Fuori dalla Ue Londra cede lo 0,59%.

Sull’azionario sono da segnalare le perdite del settore immobiliare, trascinato al ribasso dal gruppo immobiliare tedesco Vonovia che cede il 4,5%  in seguito al declassamento del rating da parte di Morgan Stanley. A Zurigo, invece, Temenos avanza del 3% dopo che il fornitore svizzero di sistemi software per banche ha annunciato un nuovo programma di buyback fino a 200 milioni di franchi svizzeri (224,92 milioni di dollari).

A Piazza Affari occhi ancora su Iveco-Leonardo, scatta DoValue 

A Piazza Affari gli occhi sono ancora su Leonardo (+0,25%) e Iveco (-2,66%) all’indomani delle indiscrezioni secondo cui il colosso della Difesa sarebbe interessato all’acquisto della Iveco Defence Vehicles, ipotesi che alla vigilia ha raccolto il no comment delle società e sull’ipotesi di nuove commesse sui jet. 

Tra i titoli migliori Nexi (+0,71%), Interpump (+0,70%) e Amplifon (+0,5%), mentre il comparto bancario viaggia debole dopo la corsa della vigilia: Mediobanca (+0,49%), Mps (-0,89%).

Pesanti le utility: A2a (-1,97%), Hera (-1,16%), Snam (-0.87%). Vendite anche sull’auto: Ferrari (-1,34%), Stellantis (-1,1%).

Fuori dal paniere principale scatta Dovalue (+4,28%) dopo l’accordo per l’acquisto del 100% di Gardant.

Gli altri mercati

Sul valutario l’euro sale leggermente a quota 1,089 sul dollaro, mentre resta sostanzialmente stabile il petrolio con l’affievolirsi delle preoccupazioni sulle prospettive di crescita economica degli Usa. Il Brent si muove poco sotto gli 80 dollari al barile, mentre il Wti resta sopra i 75 dollari. In calo il prezzo del gas, che oscilla intorno ai 33 euro al megawattora.

Infine, sull’obbligazionario, lo spread è stabile a 132 punti base, con il rendimento del decennale benchmark al 3,88 dal 3,86% di ieri. 

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