Nuovo avvio di seduta in rosso per il Gruppo Editoriale L’Espresso, che cede il 5,31% in queste ore e si riporta a 76,7 centesimi, dopo aver lasciato già ieri al mercato un altro 5,43% del proprio valore di Borsa. Le forti flessioni che caratterizzano il titolo non si riflettono nella capogruppo Cir, che ieri ha perso l’1,38% ma oggi recupera l’1,82%.
I cali del titolo dell’Editore del settimanale L’Espresso e del quotidiano La Repubblica sono da attribuire alla sentenza della Commissione Tributaria Regionale di Roma, che ha dichiarato legittima la tassazione di “lire 440.824.125.000 per plusvalenze, ad avviso della Commissione, realizzate e non dichiarate e di lire 13.972.000.000 per il recupero di costi assunti come indeducibili afferenti a dividendi e credito di imposta, con applicazione delle sanzioni ai minimi di legge e condanna alle spese di giudizio”.
In altri termini, nonostante abbia già annunciato ricorso, il gruppo potrebbe essere costretto a versare nei prossimi giorni circa 225 milioni di euro (richiesta di eventuale sospensiva da parte del gruppo a parte). I fatti contestati risalgono al 1991.