Il settore dell’aeronautico è in fermento per la maxi commessa arrivata a Boeing da parte di Ryanair, che ha richiesto 75 aerei 737 Max. Un ordine che per il colosso statunitense ha il sapore di una rinascita, dato che riguarda il modello che il costruttore ha dovuto tenere a terra per quasi due anni dopo i due incidenti avvenuti fra la fine del 2018 e l’inizio del 2019 e che avevano provocato la morte di 346 persone.
La notizia ha immediatamente innescato gli acquisti in Borsa su tutti i titoli del comparto, con il sottoindice Stoxx600 Aerospace&Defence che a inizio mattinata guadagnava il 2,9% spinto anche dalle novità arrivate da Londra dove Rolls Royce, che produce anche motori per aerei, ha annunciato l’intenzione di rientrare sul mercato dei mezzi a fusoliera stretta (corridoio unico) come conseguenza delle nuove prospettive per il settore aereo post Covid.
A Wall Street ieri, il titolo Boeing ha registrato un rialzo superiore al 6% e oggi, nel pre-market, guadagna il 2,8% a 243,25 dollari. Reagiscono anche i titoli europei, con la principale concorrente Airbus che a Parigi sale dell’1,14%. Sopra la parità (+0,1%) anche la britannica Bae Systems, mentre la tedesca MTU Aero Engines guadagna il 3%.
La migliore del comparto è però Leonardo, che a Piazza Affari ingrana il turbo e si piazza in vetta al Ftse Mib con un rialzo del 4,58% a 6,62 euro per azione. A favorire gli acquisti sulla società guidata da Alessandro Profumo contribuisce anche il contratto da 482 milioni di euro firmato da Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), con l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) per la realizzazione del satellite in banda L (ROSE-L) per il monitoraggio ambientale della superficie terrestre, tramite il sistema di Osservazione Radar nell’ambito del programma Copernicus.
Tornando a Boeing, gli investitori si attendono novità riguardanti l’infinita controversia che vede contrapposti Stati Uniti e Unione Europea sugli aiuti concessi a Boeing e Airbus. Dopo i dazi introdotti dall’Ue contro i beni americani in risposta a quelli da posti dagli americani su beni europei per gli aiuti pubblici a Airbus, il commissario Ue al commercio Dombrovskis, in una intervista a Bloomberg, ha giudicato “possibile” un accordo entro il 20 gennaio prossimo reiterando la proposta di rimuovere le tariffe per 4 miliardi di dollari imposte dall’Ue sui beni americani se Washington farà lo stesso sui dazi per 7,5 miliardi di dollari introdotti.