AL SETTIMO GIORNO PIAZZA AFFARI SCIVOLA IN RIBASSO
PRESE DI BENEFICIO SULLE BANCHE E SU FIAT
Il settimo giorno il Toro si riposò. Dopo sei sedute consecutive al rialzo la Borsa di Milano, alla vigilia del direttorio della Bce, arretra sull’onda delle prese di beneficio: l’indice Ftse Mib scende dell’ 1,02% a 21692.
Sale il rendimento del Btp decennale al 3,310%. Lo spread Btp/Bund scende a 169.
Le altre Borse europee, che dall’inizio dell’anno guadagnano meno del 5%, oggi sono in terreno positivo: Londra +0,19% Parigi +0,09%, Francoforte +0,29%.
Sale anche Wall Street. L’indice S&P500 migliora ulteriormente il record di ieri grazie a un lieve rialzo dello 0,16%. Nasdaq +0,18%, Dow Jones +0,12%. A spingere la Borsa americana sono i buoni dati sull’economia Usa: a febbraio gli ordini alle fabbriche sono saliti dell’1,6%, dopo il calo di gennaio (-0,7%).
Le perdite più consistenti sono delle banche e di Fiat -2,4% i titoli che hanno maggiormente contribuito al rialzo del listino milanese. Anche Cnh Inustrial è debole -0,95% anche per lo stop produttivo in Venezuela a causa della crisi valutaria.
Tra le banche il titolo peggiore e’ stato Mediobanca -3,6%, reduce da un +9,5% in sei giorni, seguita nel comparto da Unicredit -2,5% e Intesa Sanpaolo -2,4%. Il Banco Popolare, che da martedi’ scorso ha realizzato il balzo piu’ consistente, ha perso l’1,6% nel terzo giorno di aumento di capitale (diritti -3,3%).
Scivola anche Banca Monte Paschi -1,38%.
Ha recuperato terreno Gtech +1,9%: gli analisti di Kepler Cheuvreux che consigliano l’acquisto delle azioni.
Sotto i riflettori Prysmian +1,7% che ha ricevuto una multa da 104,6 milioni dalla Commissione Ue, inferiore ai 200 milioni previsti.
Debole Enel -1,66%.
Rimbalza Moncler +2,2% galvanizzata da un upgrade di Ubs. Avanza anche Ferragamo, ma non Tod’s o Yoox.