Si abbassa la febbre dei dazi e Wall Street viaggia ben intonata, ma i listini europei restano guardinghi e chiudono poco mossi. Piazza Affari perde lo 0,18%, 19,122 punti, appesantita soprattutto da Tenaris, -7,08% a seguito della notizia che il presidente e ad Paolo Rocca è sotto inchiesta in Argentina per corruzione. Sono positive le banche, che beneficiano della fase di calma, almeno apparente, sui titoli di Stato. L’Italia farà “di tutto” per trovare una “soluzione condivisa” con le autorità europee sulla manovra, assicura il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il rendimento del decennale italiano resta al 3,27% e lo spread con il Bund permane sotto quota 300, a 291.50 punti base (-0,21%).
Francoforte è piatta, -0,09%; lo stesso Parigi; poco meglio Madrid +0,19%. Londra perde lo 0,18%, mentre il Tesoro britannico lancia l’allarme: l’economia dell’isola è destinata a perdere fino a un 3,9% di pil entro 15 anni con la Brexit, se sarà approvato l’accordo di divorzio dalla Ue sottoscritto dalla premier Theresa May con Bruxelles. Le cose andranno anche peggio (-9,3%) nel caso di un addio senza intesa.
La seduta è ben avviata a Wall Street, dove i listini si muovono in territorio positivo dopo la ritrovata fiducia su una tregua commerciale fra Usa e Cina, in vista del G20 di Buenos Aires. L’economia a stelle e strisce marcia ancora con il vento in poppa (+3,5% il pil del terzo trimestre), nonostante un leggero calo delle brezze (era il 4,2% nel secondo trimestre). A minuti comincerà anche il discorso di Jerome Powell, all’Economic Club di New York e c’è molta attesa di sapere come e se il governatore della banca centrale Usa reagirà all’ennesimo affondo del presidente americano Donald Trump. Nel mirino dell’uomo più potente del mondo c’è la politica monetaria restrittiva della Fed e il suo autore. “Non sono per niente contento di aver scelto Jay (Jerome Powell) e penso che la Fed sia completamente fuori strada”.
Il dollaro gonfia il petto e il cambio con l’euro si muove sotto 1,13 in zona 1,128.
Il petrolio perde, dopo il dato sulle scorte Usa, che segnano un rialzo superiore alle attese per la decima settimana di fila. Brent -1,53%, 59,29 dollari al barile.
In Piazza Affari i titoli oil restano alla finestra, con l’eccezione di Tenaris che precipita a causa dei problemi del suo presidente. Le vendite restano consistenti sul settore auto con Pirelli, -3,25% e Fca -1,47%. Ferrari però rialza la testa, +1,06%.
Deboli A2a -2,82% e Poste -1,5%. Il lusso cede ancora con Moncler -1,74%. Telecom, -1,15% dopo la retrocessione di Goldman Sachs da buy a neutral con target price da 80 a 60 centesimi.
Atlantia, -1,18%, mentre l’ad Giovanni Castellucci conferma di voler lasciare la guida di Autostrade per l’Italia per concentrarsi sulla holding.
Seduta di acquisti sui titoli bancari. Il Ftse Mib è guidato da Banco Bpm, +4,39%, alla vigilia del consiglio sulla cessione degli npl. Bene Unicredit +1,89% e Ubi +1,25%. Fuori dal listino principale Mps guadagna il 3,45% e Carige, molto sottile, +11,11%.
Sullo Star la Fiera di Milano scatta del 9,61% a seguito del piano industriale 2019-2021.