Giornata di rimbalzi a Piazza Affari per i titoli bancari, dopo i pesanti cali di ieri. A trainare il comparto sono Banco Popolare (+2,7%, a 11,31 euro, fra i pochi titoli positivi anche ieri) e Bpm (+1,9%, a 0,6505 euro), rispettivamente primo e secondo rialzo del Ftse Mib, seguite a breve distanza da Ubi (+1,8%, a 6,295 euro).
Positive anche Unicredit (+0,7%, a 6,12 euro), Intesa (+0,9%, a 2,386 euro) e Mps (+1%, a 1,016 euro), dopo che ieri il presidente della Fondazione, Marcello Clarich, si è augurato che l’Aqr della Bce non porti a un nuovo aumento di capitale. Sotto la parità, invece, Mediobanca (-0,2%, a 6,64 euro).
Su Intesa e Unicredit si andrà a ripercuotere, indirettamente, la riforma delle fondazioni attualmente allo studio con il Ministero dell’Economia. L’idea esposta ieri dal presidente dell’Acri, Giuseppe Guzzetti, è di limitare al 30% la quota di patrimonio che le fondazioni possono impegnare nella banca conferitaria.
Per molti enti questo vorrebbe dire dover ridurre significativamente la loro esposizione, ma gli analisti non sono preoccupati, perché ritengono che il periodo di transizione sarà sufficientemente lungo.