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Borsa, le banche portano Piazza Affari sul trono d’Europa

Al giro di boa di metà agosto i segnali in arrivo dall’occupazione Usa, migliore delle attese, hanno rinforzato le attese per l’avvio del tapering di Bernanke a settembre. In questo quadro paradossalmente a dare una scossa a Wall Street è stato il deludente dato sull’indice dell’Università del Michigan: la fiducia dei consumatori americani, misurata dall’Università del Michigan, è scesa in agosto a 80 da 85,1 di luglio, sotto le attese degli analisti. Fa peggio delle aspettative anche il dato sull’avvio di nuovi cantieri di luglio: 5,9% contro attese degli analisti a 8,9%. Alla chiusura dell’Europa il Dow Jones si muoveva attorno alla parità mentre il Nasdaq saliva dello 0,3%. E investe sull’equity  il guru di Omaha, Warren Buffet. Secondo quanto emerge da recenti documenti della Sec, Buffet sta investendo in azioni nei comparti dell’auto, della Tv satellitare e del petrolio. Nel dettaglio ha comprato ancora General Motors, è entrato per la prima volta in Dish Network e in Sucor Energy. L’investimento maggiore del portafoglio azionario resta nella banca Wells Fargo, con una quota dell’8,7% da 20 miliardi di dollari. Il petrolio Wti èormai sopra i 108 dollari al barile (0,75%) mentre il cambio euro dollaro è a 1,3319 (-0,21%).

Anche l’Europa passa in territorio positivo: il Ftse Mib, migliore d’Europa, accelera a fine seduta e guadagna l’1,25% a 17.677 punti trascinato dal calo dello spread a 231 e dal comparto bancario. Londra 0,26%, Francoforte 0,19%, Parigi 0,75%.

Balzo di Intesa 6,4%, Bpm 3,5%, Mediobanca 2,8%, Ubi Banca 2,4%, Unicredit 1,7%. Continua la corsa anche Mps 1,64% che in 5 sedute ha recuperato il 16% circa. Ancora al doppio del normale gli scambi. Nei giorni scorsi il presidente Profumo aveva anticipato un sempre meno stretto rapporto tra la banca e la Fondazione Mps, destinata a diluirsi, se la futura ricapitalizzazione andrà in porto, al 10% nel capitale della banca. Oggi il sindaco di Siena Bruno Valentini ha messo i puntini sulle i: “Dato che la Fondazione possiede oramai poche cose, tra cui le azioni del Monte dei Paschi, la salvezza della fondazione dipende da come va il titolo. In tanti dicono che la fondazione è destinata a scendere. Sicuramente è destinata a scendere all’interno dell’azionariato della banca perché non ha altri mezzi di sostentamento se non vendere le azioni” ma “se la banca lavora bene la fondazione aritmeticamente non sarà costretta a scendere sotto il 10 per cento”.

In fondo al FtseMib tira il freno il lusso con Tod’s -2,42% e Salvatore Ferragamo -0,94%. Pausa dal rally anche per Cucinelli -1,87%. Giù anche Stm -1,78%, Gtech -1,47% e Saipem -0,47%. Le tensioni in Egitto si fanno sentire sui gruppi maggiormente presenti nel Paese. Italcementi cede il 4,37%. Eni  resiste a 0,46%.

Fiat 0,16%. La tedesca Vda ha indicato a luglio un aumento delle immatricolazioni in Europa. Parmalat –0,48%. A luglio la famiglia Besnier, tramite Sofil azionista di maggioranza di Parmalat, ha acquistato azioni del gruppo di Collecchio per 5,07 milioni di euro. Il prezzo di acquisto varia dai 2,3999 euro e i 2,44999 euro per azione.

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