La giornata asiatica è stata segnata da alti e bassi, con l’indice regionale azionario all’incirca sui livelli di ieri. La pausa fa seguito a parecchi giorni di ininterrotto rialzo, e permette di digerire le notizie a corrente alternata sulla salute delle due più grosse economie, l’America e la Cina. Per l’America, l’orizzonte di un accordo sul ‘fiscal cliff’ si avvicina. I dati delle vendite al dettagio, che saranno comunicati questa settimana, dovrebbero essere positivi. La Federal Reserve inizia oggi una riunione di due giorni che dovrebbe chiarire la portata delle nuove misure di espansione quantitativa.
I dati cinesi – positivi ieri quelli di produzione e vendite al dettaglio, negativi quelli relativi all’export – registrano oggi un regresso di circa il 7% (novembre 2012 su novembre 2011) dei prestiti bancari alle imprese. Tuttavia, una misura più comprensiva, che tiene conto anche di altre forme di finanziamento in debito, registra invece un sostanziale progresso sull’anno.
L’euro è stabile fra 1.29 e 1.30, mentre il petrolio continua debole, poco sopra quota 85 $/barile.
