I progressi dei mercati asiatici non si fermano, e l’attenzione si è ormai spostata dalle tensioni europee agli andamenti dell’economia reale, che confermano i buoni progressi, sia in America che in Asia, mentre perfino in Europa si accende qualche lumicino, se non di ripresa, quanto meno di tenuta del ciclo. L’indice regionale della MSCI, in crescita di circa lo 0.5%, va a segnare l’11esima settimana consecutiva di aumento, e lo yen si indebolisce rispetto a tutte le valute dei principali paesi partner. Le buone chiusure a Wall Street, dopo i dati sul basso livello dei nuovi sussidi di disoccupazione, hanno rinforzato l’ottimismo in Asia questa mattina.
Stanno salendo le quotazioni delle società di trasporto marittimo – i noli sono fortemente cresciuti sulle rotte da e per l’Asia – e questi ultimi sono un indicatore sensibile della congiuntura. La prossima settimana il Congresso del Popolo in Cina dovrebbe adottare misure per sostenere la crescita, anche se queste misure potrebbero portare, con una tassa sulla proprietà immobiliare, a raffreddare ultriormente un settore ‘in odore di bolla’.
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