Partenza contrastata della settimana finanziaria europea. Pesa l’incognita del prossimo vertice della Fed che sancirà il rialzo dei tassi e, soprattutto, offrirà un quadro degli orientamenti della banca centrale Usa. Tutti i 104 analisti intervistati da Reuters prevedono che la Fed aumenterà i tassi.
A Milano l’indice arretra dello 0,35% circa attorno a 22.750 punti. Più pesanti le perdite degli altri mercati: Madrid -0,5%, Parigi -0,6%, Francoforte -0,9%. Perde Henkel (-5,1%) dopo i risultati. Lo Stoxx 600 arretra dello 0,62%. In forte calo Londra (-1,3%). I diplomatici che tengono i colloqui sulla Brexit per gli Stati membri della Ue sono stati convocati per un incontro urgente. Non è escluso, dicono fonti da Bruxelles, un accordo a sorpresa.
L’euro si indebolisce a 1,229 su euro, quarto giorno consecutivo in discesa. A gennaio la produzione industriale italiana è diminuita, rispetto a dicembre 2017, dell’1,9%
Il petrolio tipo Brent è in calo dello 0,1%, a 66,1 dollari, dopo aver guadagnato la settimana scorsa l’1,1%. Male i petroliferi, con cali fino al punto percentuali per Tenaris e Saipem.
Eni -0,4%: Mediobanca ha alzato il prezzo obiettivo a 21 euro da 20 euro, confermando il giudizio Outperform. In rialzo anche il giudizio di Kepler Cheuvreux ( 16,5 euro da 16 euro, Buy confermato), Jefferies 17,5 euro dai 17 euro precedenti) e RBC ha spinto il target a 16 euro da 15,50 euro, giudizio Sector Perform confermato.
Scenario tranquillo sui bond. Bund tedesco 0,57%, Btp 1,98%.
Sui 40 titoli del paniere principale di Piazza Affari ben 31 sono in rosso. Tra le eccezioni Italgas, +1,53%. Salgono anche le banche popolari: Bper Banca +1%. Ubi Banca +0,8%. In grande evidenza Credito Valtellinese (+7%), grazie al completamento dell’aumento di capitale da 700 mln entra nell’indice Ftse Italia Mid cap.
Positive le assicurazioni. Generali +0,2%: Edizione Holding, la finanziaria della famiglia Benetton, sta valutando la possibilità di salire al 5%. UnipolSai +0,4%, Cattolica assicurazioni -1,8%.
Debole invece Telecom Italia (-1%). Il Cda di Tim è preallertato per giovedì 22 marzo, in quell’occasione Giuseppe Recchi rimetterà le sue deleghe su sicurezza e Sparkle. In una dichiarazione tramite email di ieri, Tim precisa che nessun Ceo attuale o futuro avrà poteri operativi su Sparkle, e di non avere avuto comunicazioni sull’avvio formale della procedura sanzionatoria da parte del comitato governativo sulla golden power.
In ribasso Enel (-0,7%), Prysmian (-1%) e Fiat Chrysler (-1%). CNH Industrial +0,1%. L’amministratore delegato Richard Tobin ha parlato dello scorporo di Iveco, un’operazione in grado di aumentare il valore.
Positiva anche Mediaset (+0,2%). La raccolta pubblicitaria delle attività italiane ha registrato una crescita dello 0,8%.