Solo un episodio o la luna di miele tra l’Italia ed i mercati finanziari è finita?
A Milano l’indice FtseMib è sceso del 2,6% travolto dalla caduta delle banche: la peggiore è MontePaschi, precipitata dell’8%. Unicredit ha perso il 4,6%, Intesa -4,4%, Ubi -6,1%, Banco Popolare -5,2%.
Intanto sul mercato dei titoli di Stato sono scese nettamente le quotazioni del Btp: il rendimento del decennale è salito al 4,334% con lo spread in allargamento a quota 280 (+18 punti base).
La frana di Piazza Affari, la peggiore d’Europa, dopo che Mario Draghi ha annunciato che la Bce ha rivisto in peggio le previsioni sul 2013, alimenta i timori più sinistri: la mancata ripresa dell’eurozona reintroduce seri dubbi sulla sostenibilità del debito italiano, con effetti negativi sullo spread.
Di qui l’importanza, anche psicologica, della seduta di oggi, già cruciale e delicata di suo: nel primo pomeriggio verrà reso noto il dato sull’andamento dell’occupazione in Usa. Secondo la media delle previsioni degli analisti, a maggio il numero dei lavoratori dipendenti dovrebbe essere cresciuto di 165mila unità. E’ la principale variabile presa in considerazione dalla Fed per decidere se proseguire o rallentare il piano di stimoli in atto.
INDICI
La Borsa americana non è rimasta coinvolta dalla caduta delle piazze del Vecchio Continente. Anzi, nella parte finale della seduta gli indici hanno preso la strada della salita. Wall Street, insomma, scommette che i dati sull’occupazione non saranno così buoni ca spingere Ben Bernanke a ridurre gli stimoli monetari. L’indice Dow Jones +0,24%, S&P +0,44% e Nasdaq +0,35%.
Lo scandalo sulle intercettazioni telefoniche su milioni di cittadini non frena la marcia di Verizon +3,4% al top tra le blue chips.
E’ andata peggio in Europa. La Borsa di Londra è scesa dell’1%, Parigi -0,7%, Francoforte -0,9%.
Non solo in Italia sono state le banche i titoli più colpiti dalle vendite (Stoxx del settore -2%).
L’euro si rafforza contro il dollaro e sale a 1,319, da 1,309 della chiusura precedente.
SOTTO I RIFLETTORI
L’elenco dei titoli in terreno positivo non esaurisce le dita di una mano. Nel paniere principale solo Parmalat +0,08% è, seppur di poco, in attivo, al pari di Pirelli +0,1% e Fiat Industrial , entrambi +0,1%.
La palma di giornata spetta a Buzzi +0,77%.
Brilla, grazie a Mediobanca Securities, la stella di Poltrona Frau +6,7% e quella di Yoox +1,7%.
Per il resto è un diluvio. Drastico ribasso per Fiat che ha perso il 6,4% e per Exor -3,66%. Massicce perdite per Enel -1,7% ed Eni -1,86%. Fanno peggio Enel Green Power -3,13% e Snam -2,73%, Rcs si avvicina all’aumento di capitale con un ribasso del 4,2%.
Telecom Italia, effervescente in mattinata, ha chiuso poco sotto la parità (-0,09%).