Le Borse europee si rafforzano al rialzo a fine mattina nonostante il calo dello Zew, l’indice relativo alle attese economiche in Germania, sceso a -8,2 punti ad aprile, il minimo da novembre 2012, sotto la pressione delle minacce sui dazi. Ma non mancano i segnali positivi, a partire dalle banche: l’indice Eurostoxx del comparto è il migliore di oggi con un +0,9%. Ancor meglio intonate le banche italiane, con l’indice di settore che sale dell’1,6%.
Grazie allo sprint dei finanziari, a Milano l’indice FtseMib guadagna l’1% circa oltre quota 23.550 su nuovi massimi da fine gennaio, miglior listino dell’Eurozona. A marzo l’inflazione in Italia è aumentata dello 0,8% su base annua (da +0,5% di febbraio). Per l’effetto di trascinamento dal 2017 l’inflazione acquisita per il 2018 è pari a +0,7%
A Francoforte il Dax guadagna lo 0,9% davanti a Parigi (+0,6%) e Madrid (+0,35%). Meno euforica Londra (+2%). La sterlina si muove sui massimi pre-Brexit contro dollaro e sui massimi da maggio 2017 contro euro (a 1,238 sulla valuta Usa). Il tasso di disoccupazione nel trimestre terminato a febbraio è sceso a sorpresa al 4,2% dal 4,3% del mese precedente, meglio delle stime che puntavano a un dato stabile a 4,3%.
Il greggio perde slancio a fine mattina dopo aver viaggiato con segno positivo a causa dei timori crescenti di potenziali interruzioni sul lato dell’offerta soprattutto nel Medio Oriente. Alle 12 italiane il futures Brent cede 0,14% a 71,32 dollari al barile dopo aver segnato un massimo in seduta fino a 71,89. Il Wti arretra dello 0,09% a 66,16 dollari.
A Piazza Affari Saipem -0,4% dopo aver rettificato i bilanci del 2015 e del 2016. Eni +0,9%, su nuovi massimi dell’anno.
In evidenza gli istituti di credito: Banco Bpm +2,4%, Bper Banca +2%, Ubi Banca +2,1% e Unicredit +1,4%.
Sale anche Intesa Sanpaolo (+1,4%). La banca porterà fuori dal bilancio 10,8 miliardi di euro di crediti in sofferenza, inoltre cederà il 51% della piattaforma per la gestione dei crediti al gruppo svedese Intrum. Complessivamente, le due operazioni, generano una plusvalenza di 400 milioni. Intesa ha ceduto le sofferenze al 28% del valore lordo, di più delle valutazioni di qualche mese fa. Raffica di buy in arrivo dagli analisti dopo l’accordo anche per i possibili effetti sul dividendo futuro.
Tra le banche minori, Creval (+1,2%) ha siglato un accordo con i sindacati su 170 esuberi, inoltre l’istituto ha annunciato che a breve chiuderà 50 filiali.
Giornata positiva per gli industriali. Cnh Industrial +1,5%: per effetto di una causa vinta contro alcuni ex dipendenti Usa in pensione, si genera un effetto positivo in bilancio pari a 550 milioni di dollari. Fiat Chrysler +1,8%.
Poco mossa Ferrari a 99,0 euro. Stamattina Goldman Sachs ha alzato il target price a 119 euro da 118 euro. Giudizio Neutral confermato.
Stabile Tim (+0,1%). Oggi si riunisce il cda straordinario della società su richiesta della Consob, che ha chiesto agli amministratori di integrare le informazioni ai soci in vista dell’assemblea del 24 aprile.
In evidenza Fila (+3%) e Italiaonline (+2,3%), che ha stretto un accordo con Dailymotion nei video online.
Space4 -0,6%. A meno di 4 mesi dalla sua quotazione, la Spac annuncia la business combination per portare Guala Closures in borsa. L’operazione prevede un investimento complessivo pari a circa 600 milioni utilizzando l’intera dotazione di capitale di Space4.
Nell’Aim balzo di Go Internet (+3,5%) dopo il nuovo record di clienti a marzo +10% rispetto al 2017.