Ancora una giornata positiva a Piazza Affari per il titolo di Intesa Sanpaolo, che a metà mattina guadagna oltre due punti percentuali, mettendo a segno uno dei migliori rialzi del Ftse Mib.
A premiare le azioni dell’istituto sono ancora le indiscrezioni sull’imminente creazione di una bad bank in cui confluiranno i crediti problematici. La notizia, lanciata nel week end dal Financial Times, è stata ripresa in Italia – anche se per ora nessuna conferma è arrivata dalla Banca -, spiegando che il progetto potrebbe essere presentato con il business plan a fine marzo.
Il piano dell’istituto guidato da Carlo Messina potrebbe partire con obiettivi più contenuti e riguardare soprattutto i crediti deteriorati del settore immobiliare, che la crisi del settore ha reso problematici per tutte le principali banche italiane.
Secondo la stampa, diverse banche italiane starebbero studiando la cessione dei crediti deteriorati, tra cui Bper, che avrebbe avviato discussioni per la cessione di un pacchetto di mutui per 200-240 milioni, il Banco Popolare per 4 miliardi e Unipol banca per 600 milioni.
Intanto, Mps ha ceduto nelle ultime settimane 1,7 miliardi di quinti dello stipendio e Unicredit ha annunciato ieri la cessione di 700 milioni di non performing loans.
Secondo gli analisti di Intermonte, eventuali cessioni di crediti problematici rappresentano “una notizia positiva in quanto libererebbero capitale (assumendo i crediti siano coperti adeguatamente) e liquidità per fare nuovi prestiti”.
