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Borsa, industria in rally: Pirelli show, corre Fca

Tutte positive le Borse europee, fiduciose sui segnali di Draghi – A Piazza Affari volano gli industriali, in forte rialzo Stm e la Juve – In altalena le banche – Lo spread torna sotto i 200 punti, euro/dollaro sotto l’1,12.

Borsa, industria in rally: Pirelli show, corre Fca

Le Borse europee si lasciano alle spalle la debolezza di lunedì e a metà mattinata procedono ben intonate spinte dall’ennesimo record messo a segno da Wall Street e dall’ottimismo sulle decisioni della Bce. Secondo le attese, giovedì Mario Draghi dovrebbe fornire ulteriori segnali accomodanti in vista del taglio dei tassi previsto per settembre. A guidare i listini è Francoforte, in rialzo dell’1,46%. Positiva Parigi (+0,7%). Incrementa i guadagni Madrid (+1%) in attesa del voto di fiducia del Parlamento nei confronti del Premier incaricato Pedro Sanchez. Difficile che oggi, martedì, il leader socialista riesca a raggiungere la maggioranza assoluta necessaria alla prima votazione. Gli analisti sembrano invece più ottimisti sul secondo voto, a maggioranza semplice, previsto per giovedì. Nel frattempo a Londra (+0,67%), si attende l’annuncio ufficiale sul nuovo leader conservatore: a meno di clamorose sorprese sarà Boris Johnson il nuovo numero uno dei Tories, prendendo in mano anche il Governo britannico (l’insediamento è previsto per il 24 luglio).

In questo contesto Piazza Affari sale dello 0,81% a 21.911 punti trainata dall’exploit degli industriali sulla scia della performance di Continental (+4,54%) che ha tagliato le stime del 2019, aspettandosi un calo nella produzione di auto, ma ha confermato che i dati del trimestre, in pubblicazione il 7 agosto, saranno in linea con le attese. Corre Pirelli (+5,93%), sugli scudi Fca (+3,26%), Leonardo (+2,13%) Cnh (+1,57%) ed Exor (+1,4%). Nella galassia Agnelli ancora meglio la Juventus (+2,92%), mentre Stm (+3,09%) cavalca la guidance sopra le attese di AMS. La società austriaca specializzata nella produzione di sensori per smartphone ha chiuso il secondo trimestre nella parte alta della guidance e per il terzo si aspetta vendite fra 600-640 milioni di dollari in aumento del 49% t/t e sopra le attese che erano di 515 milioni. Sale anche Prysmian (+3,46%): oggi Tip è salita al 66,43% di Clubtre, che a sua volta controlla il 3,9% del gruppo dei cavi. Sommandola alla quota già in suo possesso, Tamburi arriva al 4,5% di Prysmian

In altalena le banche nonostante i conti sopra le attese di Banco Santander (+2,75%) e Ubs (+2%). In rialzo le big: Unicredit (+1,79%), Intesa Sanpaolo (+1,42%). Le vendite colpiscono invece Bper, tra i peggiori titoli del listino con un ribasso dell’1,09%, e Ubi Banca (-0,2%).

In coda al listino Amplifon (-1,48%), Diasorin (-0,97%) ed Enel (-0,75%).

Respira l’obbligazionario. Lo spread, che nella seduta di ieri ha superato i 200 punti base, a metà giornata il differenziale si attesta a 197,6 punti. I mercati credono che l’Italia riesca, nonostante le polemiche e i litigi, ad evitare la crisi di Governo. Il rendimento sul decennale italiano scende all’1,633%.

Sul mercato valutario, si apprezza il dollaro dopo l’accordo sul debito negli Usa, con il cross EUR/USD sceso vistosamente a quota 1,1177. Dopo la corsa di ieri e in attesa delle scorte Usa viaggia invariato il petrolio, con il Brent ancora sopra i 63 dollari al barile.

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