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Borsa in tilt: Caporetto per Piazza Affari e per Parigi, banche ko, lo spread vola. I mercati tremano e pagano l’effetto Le Pen

Per le Borse di Milano e Parigi è un venerdì nero con forti perdite dei titoli bancari, assicurativi e del lusso. E’ l’effetto dell’incertezza seminata dalla vittoria alle elezioni europee della destra estrema della Le Pen che fa tremare i mercati per i rischi di disintegrazione della Ue, cavalcati a piene mani dalla speculazione

Borsa in tilt: Caporetto per Piazza Affari e per Parigi, banche ko, lo spread vola. I mercati tremano e pagano l’effetto Le Pen

Venerdì nero per le Borse di Milano e di Parigi e spread in volo. E’ l’effetto Le Pen che pesa soprattutto sui mercati finanziari dei Paesi a più alto debito pubblico e che innervosisce investitori e risparmiatori che temono la disintegrazione dell’Unione europea e le sue conseguenze sui titoli di Stato e sul rialzo dei tassi, come la corsa all’insù dello spread Btp-Bund, giunto oggi a quota 151, chiaramente rivela.

A metà giornata sia l’indice Ftse Mib di Milano che il Cac40 di Parigi sono i peggiori in Europa e perdono il 2,7%. il primo e il 2,1% il secondo. Un calo provocato soprattutto dal forte ribasso dei titoli delle banche, che hanno in pancia molti titoli, che pesa di più in listini fortemente bancocentrici come quello di Piazza Affari e in minor misura di Parigi. A Milano Mps è la banca che perde di più (-5,68%) ma pesanti sono anche i ribassi di Unicredit (-5,5%), Intesa Sanpaolo (-3,6%) e di Banco Bpm (-3,5). Soffre ancora l’auto con Stellantis che lascia sul campo il 3,25%.

Il Cac 40 di Parigi, che raccoglie le blue chip francesi, registra anche oggi la forte sofferenza delle banche e delle assicurazioni e, in misura appena minore, dei titoli del lusso. SocGen perde il 4,8%, il Credit Agricole il 4,1%, Bnp Paribas il 3,9%, Axa il 4,7%. Nel lusso Kering lascia sul campo il 3,3%, Lvmh il 2,6% e Hermes il 2,4%.

Il panico sarebbe però il peggior consigliere e la corsa alle vendite, se non si è provveduto per tempo. sarebbe una scelta suicida. Meglio attendere che passi la bufera e che la speculazione di attenui dopo aver colpito duramente per tutta la settimana e poi cogliere le occasioni di acquisto che il forte ribasso dei prezzi possono offrire. Ma in Borsa, si sa, non conta solo la razionalità finanziaria e in giornate come questa l’emotività e la paura la fanno da padrone.

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