La corsa del Toro continua in Europa. A Piazza Affari, arrivata al terzo giorno di rialzo, l’indice Ftse Mb avanza dello 0,4%, attorno a 19.400 punti, dopo aver toccato in apertura i massimi dell’anno. Anche Parigi avanza dello 0,4%. Meglio di tutti fa Madrid (+0,6%), davanti a Londra (+0,3) e a Francoforte (+0,1%).
A guidare il rialzo dei bancari è Crédit Agricole, che guadagna il 4,7%. La maggiore banca retail francese è andata meglio del previsto, con un calo degli utili inferiore alle attese nel quarto trimestre. Di rilievo anche il balzo in avanti di Heineken (+4%).
Favorisce sul mercato l’aumento del dollaro, salito ieri sera a 1,056 contro l’euro, livello confermato negli scambi di stamattina. Sul mercato obbligazionario il Btp a 10 anni è stabile, con un rendimento del 2,21%, dal 2,22% di ieri. Spread invariato a 183 punti base. Il rendimento del Bund è rimasto allo 0,36%.
L’attenzione degli investitori resta concentrata anche oggi oltreoceano e in particolare sulle politiche monetarie della Fed. Importanti da questo punto di vista i dati macro che verranno diffusi nel primo pomeriggio e in particolare i prezzi al consumo di gennaio, produzione industriale e vendite al dettaglio. Janet Yellen terrà oggi l’audizione presso il Senato Usa.
Petrolio in lieve calo con il Brent a 55,7 dollari al barile (-0,4%). Attesi oggi i dati sulle scorte Usa. Eni (+0,2%) ha annunciato che il giacimento Zohr comincerà la produzione prima di fine anno. Recupera Saipem (+0,8%).
A Piazza Affari corre ancora Fiat Chrysler, che è in rialzo del 2,3% e si porta su quotazioni mai viste, a 11,08 euro, sulla notizia di una trattativa per l’acquisizione del marchio Opel da parte di Peugeot. L’operazione, secondo Equita, “sarebbe un catalizzatore positivo che riaccenderebbe l’appeal speculativo in quanto sancirebbe l’avvio del risiko nel settore che sembrava congelato”.
Importante, allo stesso tempo, è la riapertura della finestra General Motors. In particolare, “la cessione dell’asset europeo di Gm potrebbe facilitare l’unione tra la major Usa e Fca”, evidenzia Banca Imi (rating add con un prezzo obiettivo a 12,2 euro). “Vediamo i due gruppi come altamente complementari anche se un’unione potrebbe creare delle sovrapposizioni nel mercato statunitense e in America Latina”.
Exor +1,2%. Avanza anche Brembo (+1,3%). Salgono Buzzi (+1,4%) e Autogrill (+1,8%).
Anche a Milano in evidenza i finanziari: Unicredit +2,5%, Intesa +1,7%, Mediobanca +1,5% e Ubi +1%.
Le prospettive di aumento dei tassi penalizzano invece le utilities. Enel scende dello 0,2%, Snam -0,5%, A2A -0,9%, Atlantia -0,1%. Fa eccezione Telecom Italia, che sale dello 0,5%.
Unipol perde lo 0,3%, mentre Generali scende dello 0,2%: oggi si tiene il Cda che in teoria dovrebbe occuparsi solo di ordinaria amministrazione, senza discutere degli approcci di Intesa. Tre le ipotesi allo studio per difendersi da eventuali scalate: una fusione con Mediolanum, una scalata a Rsa (Royal Sun Alliance) e un buy back fino a 3 miliardi di euro.
In evidenza Anima (+1,2%) con Ubs che ha confermato la raccomandazione Buy. Le prospettive di aumento dei tassi penalizzano le utilities. Enel scende dello 0,2%, Snam -0,5%, A2A -0,9%, Atlantia -0,1%.