Recuperano le Borse europee dopo la partenza debole. A Milano l’indice FtseMib sale dello 0,4%, le Borse di Parigi e Francoforte salgono rispettivamente dello 0,3% e dello 0,4%. Salgono i titoli Tecnologici (Stoxx del settore +1,3%) e quelli delle Costruzioni. Scendono le Banche (-0,4%).
Attorno alle 12, il differenziale di rendimento tra Btp e Bund sul tratto a 10 anni si attesta a 104 punti base dai 105 del finale di seduta e il tasso del decennale passa a 1,63% dall’1,67% dell’ultima chiusura.
L‘euro è in rialzo nei confronti di dollaro e yen dopo che i confortanti dati macro relativi alla zona euro, diffusi ieri, hanno raffreddato le attese di un potenziamento del Qe entro l’anno. Al momento il cambio euro/dollaro vale 1,1354.
Dopo un avvio in forte ribasso (-4%) Fiat Chrysler ha ridotto la perdita allo 0,2% a poco più di due ore dal debutto a Wall Street di Ferrari. Le azioni della Rossa, come è noto, sono state collocate a 52 dollari l’una, limite massimo della forchetta di prezzo indicata (48-52 dollari). Fiat ha raccolto 893 milioni di dollari vendendo il 9%. Sull’azienda pende la multa comminata da Bruxelles: la Commissione Ue ha ingiunto al Lussemburgo e all’Olanda di recuperare le tasse non versate da Fiat Finance and Trade per un importo tra i 20 e i 30 milioni di euro.
Anche Exor è in calo 0,8% per effetto delle prese di beneficio.
Scende il petrolio nel giorno del meeting straordinario dell’Opec a Vienna.
Netto recupero dei titoli oil con l’eccezione di Tenaris che comunque riduce a -1,1% le perdite dopo il downgrade di Exane a Underperform da Neutral. Eni +1.1% sull’attesa di una cessione di Versalis, Saipem +0,8%.
Nuova discesa di Saras -3,3% dopo il ribasso shock di martedì seguito al disinvestimento di Rosneft.
Recupera Enel -0,59% dopo il calo iniziale: Citigroup ha tagliato il target price a 3,7 euro e confermato il giudizio Sell. A2A perde il 2,3%.
Tra gli industriali bene Finmeccanica +0,5%, Cnh Industrial +2,9% e Prysmian +1,4%.
In linea con il settore europeo delle costruzioni, Buzzi avanza del 2,4%.
Sale StM +1,3% in linea con Asml. Telecom Italia perde l’1,1%.
Nuova scossa nel settore finanziario europeo. Dopo Deutsche Bank arriva il piano di ristrutturazione di Crédit Suisse -4%: aumento di capitale per 6,3 miliardi di franchi, taglio dei costi per 3,5 miliardi di franchi, quotazione della divisione svizzera e radicale ricambio del top management.
A Milano Intesa arretra dello 0,3%. Il Cda di Intesa Sanpaolo che sarà formato la prossima primavera con la nuova governance monistica, avrà 19 componenti di cui 5 espressione delle minoranze. Unicredit +0,2%%, MontePaschi +1%.
Continua, infine, la sofferenza del Lusso: Ferragamo -1,4%, Moncler -0,5%, Yoox +0,2%.