I dati economici Usa su lavoro e immobiliare riportano il Toro sui mercati. Le Borse europee chiudono in territorio positivo dopo una partenza debole: Piazza Affari ancora migliore d’Europa sale dell’1,43% spinta dalle banche e dal rally di Mediaset, Fiat e Stm. Lo spread Btp-bund scende a 257 punti base. Parigi +0,96%, Londra +0,46% e Francoforte +0,58%. Martedì prossimo il governo tedesco offrirà sul mercato dei capitali un bond a 10 anni legato all’inflazione con un target di raccolta di 1 miliardo di euro che offrirà un coupon annuo dello 0,10%.
A Wall Street il Dow Jones alla chiusura dell’Europa saliva dello 0,42% e il Nasdaq dello 0,40%. I dati sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione e sui nuovi cantieri sono risultati superiori alle attese sgombrando almeno per ora i timori innescati dalla Banca Mondiale. Nel dettaglio, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono calate nel corso dell’ultima settimana di 37mila unità a quota 335mila, il dato più basso degli ultimi cinque anni, contro attese di un calo molto più modesto a quota 370mila. I nuovi cantieri hanno anch’essi battuto le attese salendo a dicembre del 12,1% al tasso annuo di 954mila.
Sul fronte delle trimestrali la maggior parte delle società che ha pubblicato i conti ha diffuso numeri superiori alle attese, comprese le ottime performance dei giorni scorsi delle banche Goldman Sachs e JPMorgan. Oggi però Citi ha pubblicato una trimestrale che ha deluso le attese del mercato mentre Bofa, pur facendo meglio delle attese, ha archiviato nel quarto trimestre un utile in forte calo (-63%, soprattutto a causa di oneri straordinari collegati a una disputa legale con il colosso dei mutui Fannie Mae e al patteggiamento della causa sulle foreclosure). Entrambi i titoli sono in calo a Wall Street. Continua il calo di Boeing che è stato costretto dalle autorità sulla sicurezza aerea degli Stati Uniti a lasciare a terra tutti i suoi Dreamliner 787 fino al completamento degli accertamenti tecnici.
Il petrolio Wti balza dell’1,18% a 95,35 dollari al barile sulle tensioni nel giacimento della Bp assaltato da militanti affiliati ad Al Qaeda. Ora i mercati guardano ai dati macro di domani in arrivo dalla Cina tra cui il pil del quarto trimestre.
A Piazza Affari miglior titolo si conferma Mediaset con un balzo del 9,03%: il titolo ha ripreso il rally dopo il miglioramento del giudizio di Credi Suisse a outperform da underperform e alzato il target price da 2 a 2,65 euro. Balzo di Fiat +6,18%. Dal QuattroruoteDay Sergio Marchionne afferma che entro il 2016 sarà risolto il problema della sovracapacità produttiva in Italia. Bene anche Stm +3,58%.
Le banche in chiusura aumentano rialzi della giornata: Ubi Banca +3,43%, Mediobanca +2,95%, Mps +1,81%,Intesa +1,71%, Unicredit +2,41%. Tra i titoli più scambiati per volume Telecom Italia +1,47% sotto iriflettori nel giorno del cda per la cessione di Telecom Italia Media. Per ora il tutto è rinviato a maggiori discussioni: la decisione dovrebbe arrivare entro il 7 febbraio quando è in agenda il cda sui conti del gruppo.
Tra i titoli più piccoli in luce Maire Tecnimont +6,67% in scia alla notizia che l’azienda ha presentato domanda arbitrale contro Endesa Chile del gruppo Enel. Sul Ftse Mib chiudono in rosso solo Tenaris -0,71%, Salvatore Ferragamo -0,51% e Diasorin -0,49%