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Borsa in netto rialzo (+1,7%), Caltagirone lascia il cda di Mps e il titolo vola (+5,1%)

Il successo dell’asta dei Btp e dei Ctz dà forza alle banche che trascinano in alto i listini: Mps, Bpm e Ubi sugli scudi e Piazza Affari guadagna l’1,7% – Più vicino un accordo sulla Grecia ma preoccupa il Portogallo (cds al record e titoli di stato decennali al 15%).

Borsa in netto rialzo (+1,7%), Caltagirone lascia il cda di Mps e il titolo vola (+5,1%)

Francesco Gaetano Caltagirone ha lasciato la vicepresidenza e il cda di Bmp per dedicarsi alla carica nelle Generali. La notizia si era già diffusa nel pomeriggio ma è stata ufficializzata a mercati chiusi. “Il Consiglio di Amministrazione della Banca Monte dei Paschi di Siena ha preso atto, nella seduta di oggi, della volontà del Cav. Lav. Francesco Gaetano Caltagirone di dimettersi dalla carica di Consigliere nonché di Vice Presidente dello stesso Consiglio. – riferisce la nota -Il Cavaliere ha evidenziato nella sua lettera di dimissioni che, alla luce di una interpretazione dell’art. 36 della Legge n. 214/2011, ha ritenuto di optare per la carica di Vice Presidente di Assicurazioni Generali S.p.A”. Caltagirone è anche già sceso nel capitale dal 4,7% al 2%.

Il titolo Mps corre insieme al resto del comparto bancario e sale del 5,18%. Volano anche Bpm +5,11% e Ubi Banca +5,14% mentre la riforma delle banche popolari rientra nell’agenda politica. Spinta dai bancari Piazza Affari sale dell’1,71%. Scende anche lo spread che viaggia a 431 punti ma che in giornata ha toccato i 411 punti, portando per la prima volta dall’8 dicembre il rendimento sotto il 6%. Mentre l’euro si rafforza sopra quota 1,31 sul dollaro.

Oggi il Tesoro ha collocato sul mercato tutti i 4,5 miliardi di nuovi Ctz con scadenza gennaio 2014 con un rendimento del 3,763%, in netto calo dal 4,853% precedente: la domanda è stata di 1,71 volte l’offerta. Via XX Settembre ha anche venduto tutti i 500 milioni di euro di Btp con scadenza settembre 2014 indicizzati all’inflazione dell’area euro ad un tasso del 3,2%. Con un occhio sempre all’evoluzione sulla crisi greca.

Ad Atene è ripreso il negoziato con i creditori privati che Angela Merkel giudica ben avviato e in grado di dare luogo al secondo programma di aiuti. Ma è il Portogallo che entra in vece nel centro della tempesta con il rendimento del decennale che arriva al 15% e con i cds al record di 1365 punti.

La boccata d’ossigeno per i mercati arriva però anche dal messaggio della Fed che prevede tassi a zero o quasi fino al dicembre 2014 e un possibile terzo quantitative easing. Il Dax sale dell’1,84%, il Cac dell’1,53% , il Ftse 100 dell’1,26%. A Wall Street il Dow Jones è in rialzo dello 0,28% mentre il Nasdaq cede lo 0,14%.

Contrastanti ma per la maggior parte negativi i dati macro Usa: il superindice dell’economia è cresciuto a dicembre dello 0,4% contro le attese di + 0,8% deludendo così le attese, la vendita di nuove case in dicembre è salita di 307.000 unità, in calo rispetto a novembre (314.000 unità e contro attese per 320.000 unità. È stato invece diffuso un buon dato sugli ordini ai beni durevoli che hanno segnato a dicembre un rialzo mensile del 3%, superiore alla stima di un +2%.

Sul Ftse Mib in luce anche A2A +3,78% impegnata nel riassetto di Edipower, che ha confermato oggi il direttore generale Ravanelli sta andando avanti. Unico titolo in ribasso sul paniere è Lottomatica -1,41%. In luce anche Fondiaria–Sai +2,43% ed Unipol +3,28% che si preparano a un week end di cda in vista del progetto di integrazione contro il quale si sono però levati i piccoli risparmiatori.

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