Chiusura in territorio negativo per le Borse europee in attesa della riunione della Bce di giovedì e dopo il deludente dato Usa dell’indice Ism servizi, ai minimi dal 2010. Il Ftse Mib chiude la seduta sui minimi appesantita da banche e petroliferi. Banco popolare è il peggior titolo e cede il 2,5%, seguito da Bpm -2,38%, Tenaris -2,09%, Intesa Sanpaolo -2,02% e Bper -1,8%. In controtendenza in cima al paniere delle blue chip Unipol +1,42%, Unipolsai +1,38%, Stm +1,3%, Leonardo +0,68% dopo la firma con l’azienda polacca Polska Grupa Zbrojeniowa una lettera di intenti che prevede una collaborazione strategica di lungo termine nel mercato della Difesa e della Sicurezza finalizzata al rafforzamento delle rispettive posizioni competitive sul mercato internazionale.
Fuori dal fase Mib Banca Generali sale del 2,25% dopo avere diffuso i dati sulla raccolta netta. L’istituto ha chiuso il mese di agosto con una raccolta netta di 310 milioni di euro.In Europa Parigi scivola dello 0,24%, Londra -0,78% mentre Francoforte segna un +0,14%. In mattinata le Borse asiatiche si sono spinte su nuovi massimi di periodo grazie al traino del petrolio: Shanghai +0,61%, Hang Seng +0,58%, Nikkei +0,26%. Tuttavia, dopo il rialzo di ieri, innescato dall’accordo fra Russia e Arabia Saudita, l’oro nero si è sgonfiato. L’Iran ha dato un’adesione di massima ad un accordo che spinga le quotazioni del greggio tra i 50 e i 60 dollari. Il Brent chiude in calo dell’1,53% a 46,9 dollari al barile, il Wti dell’1,66% a 44,44 dollari al barile.
Sul fronte macroeconomico ha deluso il dato sul terziario Usa. L’indice Pmi servizi è calato a 51,4 punti in agosto, sotto le stime. A Wall Street gli indici sono però in frazionale progresso: S&P500 +0,13%, Nasdaq +0,34%, Dow Jones +0,09%.
Nell’Eurozona sono stati diffusi nuovi dati contrastanti sulla congiuntura: confermata la crescita del Pil dell’Eurozona nel secondo trimestre (+0,3%); in frenata il Pmi retail dell’Italia (43,2 conto 54,7 della Francia) e gli ordini dell’industria tedesca scesi del 3% sul mercato interno mentre quelli dall’estero sono saliti del 2,5%. Sull’anno il Pil dell’Eurozona è in crescita dll’1,6%. Il cambio euro dollaro sale dello 0,8% a 1,1237 dollari al barile.
Lo spread Btp-Bund è di 120 punti, invariato rispetto all’apertura. Il rendimento è all’1,1%. I titoli di Stato italiani si sono rafforzati nel pomeriggio in linea con i titoli sovrani di tutta l’area dell’euro. Il rendimento dei Bonos decennali è sceso sotto l’1 per cento, allo 0,94%, e lo spread con i Bund si restringe a 104 punti base. Il Tesoro ieri sera ha annunciato un’operazione di concambio per domani mercoledì 7 settembre: offrirà fino a due miliardi di euro in Btp settembre 2028 agli investitori che consegneranno cinque titoli con scadenza nel 2017 e nel 2018.