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Borsa in altalena: oggi è giorno di vendite e Piazza affari peggiora nel finale (-1,63%)

Seduta di realizzi dopo l’exploit di ieri a Piazza Affari: si vendono i titoli delle banche ma anche del lusso, dell’industria e delle utilities – Mps perde poco meno del 5% – In ribasso anche Cnh, Saipem, Ferragamo e Mediaset – Ripiega Moncler – In controtendenza Wdf, Pirelli, Diasorin e Prysmian – Grande attesa per la Fed di domani e per Telecom Italia

Borsa in altalena: oggi è giorno di vendite e Piazza affari peggiora nel finale (-1,63%)

Finale in caduta libera per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib chiude sotto quota 18mila punti, con un ribasso dell’1,63%, a quota 17925. Meno pesante la correzione sugli altri mercati del Vecchio Continente, che non hanno sfruttato la nota positiva dell’indice della fiducia tedesca, ai massimi da sei anni.

I Btp chiudono in lieve rialzo, con un spread attorno ai 222 bp. Perdono colpi anche le altre Borse: Parigi -1,24%, Francoforte 30 -0,86%, Londra -0,55%, Madrid -0,91%.  Anche i listini azionari Usa arretrano in attesa del verdetto del Fomc sul tapering: Dow Jones -0,44%, S&P 500 -0,25%, Nsdaq -0,4%.

Il Treasury a 10 anni rende il 2,87% (-1 punti base). Oggi il Tesoro degli Stati Uniti ha emesso 32 miliardi di dollari di titoli a 2 anni. I dati diffusi ieri mostrano che un balzo in avanti del controvalore di bond governativi degli Stati Uniti detenuti da investitori cinesi: 1.304 miliardi di dollari, massimo da luglio 2011.

Nell’ultima ora sono piovute vendite massicce sui titoli bancari ma anche sulle utility e le società industriali. Arretrano anche i titoli del lusso. Rallenta anche Telecom Italia (-1,15%). Angelo Provasoli ha rinunciato a presentare la sua candidatura nel board all’assemblea di venerdì 20, per cui si è già prenotati il 53,8% del capitale.

Lo stesso Provasoli parteciperà domani ad un impegnativo cda di RcsMediagroup: al centro della riunione un primo esame dei conti per l’anno in corso e sul budget del prossimo. Difficilmente verrà centrato l’obiettivo già fissato sui margini 2013 (40 milioni) e su quello successivo (90 milioni) , salvo operazioni straordinarie. Non sono da escludere interventi sui periodici.

Non piace a Piazza Affari il piano della Fondazione Mps per coinvolgere Fondazione Cariplo, Compagnia San Paolo e Cariverona in un piano di scambio di quote di grandi proporzioni: la Fondazione Mps, vendendo azioni Mps a sconto del 10% ma coinvolgendo proporzionalmente le altre tre Fondazioni (investimento di 690 mln), otterrebbe 93 milioni di azioni Intesa (0,6%) e 16 milioni di azioni Unicredit (0,3%). Post aumento di capitale, manterrebbe il 7,5% di Monte dei Paschi. L’effetto, per ora, è una pioggia di vendite sui titoli chiamati in causa: Unicredit -2,28%%, Intesa -2,55%. Fa peggio di tutti Monte dei Paschi -4,89%.

In ribasso anche Bpm -1,83%, Bper -1,13%,Banco Popolare-2,19%, Fa meglio Ubi -0,17% uno dei possibili acquirenti di Banca Etruria che ha invece guadagnato il 6,5%. Debole, dopo l’esordio trionfale di Moncler (oggi -5,48%) il settore lusso. Ferragamo -2,78% , Luxottica -0,51%, Brunello Cucinelli -1,97%, Safilo -1,94%.

Eni perde l’1,6%. Arretra Saipem -2,5% su cui pesa il profit warning di CGG Veritas, in forte calo alla borsa di Parigi -15,33% (quasi il -50% da inizio anno). Enel è in calo dell’1,9%, Enel Green Power -1,8%. Le indicazioni negative in arrivo dai concorrenti sul mercato brasiliano pesano su Cnh Industrial, -2,8%. In rialzo Pirelli (+1%) e Prysmian (+1%). Gli esperti di Equita Sim hanno confermato sul titolo una visione positiva (rating buy e target price a 21 euro).

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