Piazza Affari in altalena nell’ultima seduta della settimana, a sua volta la prima del 2016 in territorio positivo. Le oscillazioni del comparto bancario condizionano l’andamento dell’indice Ftse Mib (+0,11% a mezzogiorno), in linea con Parigi (-0,12%) e Londra (-0,02%). Più pesante la discesa di Francoforte e Madrid (entrambe -0.40%).
Ad illuminare il palcoscenico della Borsa italiana sono le mosse di Vivendi. La società guidata da Vincent Bolloré sta valutando, secondo i rumors, la possibilità di incrementare la propria quota Telecom Italia (-0,3%), attualmente al 21,4%, fino al 24%. Il pdg Arnaud de Puyfontaine ha detto ieri che Vivendi dimostrerà “ben presto cosa è possibile fare, dal punto di vista della convergenza tra Telecom e contenuti, su un mercato come quello italiano”. Parole che acquistano un sapore particolare alla luce delle avances vero Mediaset Premium.
Proprio Mediaset è sugli scudi (+5,7%) dopo le indiscrezioni del Corriere della Sera sull’arrivo di un’offerta per la pay tv del Biscione da parte di Vivendi: 900 milioni di euro, meno di quanto offerto pochi mesi fa dal gruppo Murdoch. Ma un’alleanza a tre (Vivendi, Mediaset e la spagnola Telefonica, socia al 10% di Premium) è vista con favore dagli analisti di Mediobanca: “Non ci aspettiamo che succeda qualcosa nel breve termine – si legge in una nota – ma continuiamo a credere che possa arrivare qualche novità nei prossimi mesi, dato che il valore della pay-tv potrebbe aumentare considerevolmente in futuro, alla luce dell’appetito delle Telecom per i contenuti premium: il 2017 dovrebbe essere l’anno in cui il mercato europeo si indirizzerà verso un consolidamento verticale”.
Le banche sono deboli dopo il tonfo di ieri. Stamattina Hsbc ha rivisitato i giudizi sui titoli bancari italiani. Giudizio buy su Unicredit che dopo varie oscillazioni avanza ora dello 0,48%. L’istituto ha riacquistato poco più di 1 miliardo di euro di proprie obbligazioni subordinate Tier 2 con l’obiettivo di migliorare la qualità del proprio bilancio. Il buy back si è svolto dal 25 gennaio al 16 febbraio.
Valutazione buy anche per Intesa (-0,51%, con un target a 2,89 euro da 2,93 euro), Banco Popolare (+0,2%, target a 14,08 euro da 14,62 euro), Ubi (+0,13%, target 4,59 euro da 5,13 euro). Giudizio Hold per Montepaschi (+2%), target a 0,63 euro da 1,78 euro. Pesante Banca Pop.Emilia (-3,4%).
Poco mosso il petrolio: il Brent tratta a 34,3 dollari al barile. Eni è invariata, Tenaris -1%, Saipem -2%. Avanzano Finmeccanica e StM, entrambe +1,5%. Fiat Chrysler sale dello 0,3%. Prelios rimbalza del 5%. Ieri è terminato il periodo di trattazione in Borsa dei diritti d’opzione necessari per sottoscrivere le azioni derivanti dall’aumento di capitale.