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Borsa in altalena, in evidenza gli industriali

A metà giornata l’indice Ftse Mib è in leggero rialzo, dopo aver toccato il -0,75% a fine mattinata – Deboli anche le altre Borse europee: torna a preoccupare l’economia cinese – Dati positivi dalla produzione industriale tedesca e dal super-indice Ocse, secondo il quale l’Italia ha il punteggio più alto a gennaio – Contrastate le banche, bene Ferrari, Buzzi e Finmeccanica – Affonda Saipem.

Le Borse si avvicinano in ribasso all’appuntamento con la Bce. A fine mattinata Piazza Affari arretra dello 0,75% in linea con Londra e Madrid. Fanno peggio Parigi -1,3% e Francoforte -1,1%. A favorire il ribasso le nuove notizie negative in arrivo dall’economia cinese. Al contrario, c’è stato un balzo a sorpresa della produzione industriale tedesca: +3,3% contro una previsione dello 0,5%. A livello tendenziale il pil dell’Eurozona è stato rivisto da Eurostat a +1,6% (da +1,5%).

Ben comprati i titoli governativi in prossimità della delicata riunione di giovedì prossimo. Il rendimento del bund decennale tedesco scende di nuovo sotto lo 0,20%, allo 0,16%, a conferma che il mercato è convinto ci sarà un rafforzamento del piano di riacquisto titoli, lo strumento di politica monetaria scelto da Mario Draghi per dare impulso all’economia. Il Btp tratta all’1,42%. Spread in allargamento a 125 punti base. 

Marcia indietro del petrolio dopo il balzo di ieri (+5,5%): il Brent è scambiato a 40,3 dollari al barile, in calo dell’1,1%. Eni è in calo dell’1,8%. Stessa variazione negativa per Tenaris. In ritirata Saipem -7%: ieri sera JP Morgan e Goldman Sachs, membri del consorzio di garanzia dell’aumento di capitale, hanno annunciato il collocamento di 700 milioni di azioni al prezzo di 0,39 euro per azione. Le banche del consorzio hanno deciso di cedere i titoli dopo che il prezzo dell’azione ha superato quota 0,362 euro, corrispondente al prezzo di sottoscrizione dell’aumento. Intesa non è tra i venditori.

Ieri sera Goldman Sachs ha segnalato che il prezzo medio del rame, oggi a 5.000 dollari la tonnellata, dovrebbe scendere intorno ai 4.000 dollari nel giro di un anno. In un contesto di prezzi dei metalli calanti, spicca il +0,5% a 1.274 dollari dell’oro, massimo degli ultimi 13 mesi. 

Nel listino di Milano si mette in luce Finmeccanica +3%: Goldman Sachs ha alzato la raccomandazione a Buy da Neutral, il target price è invariato a 14 euro. La società presenterà i conti 2015 il prossimo 16 marzo.

Tra gli industriali in grande evidenza Ferrari +2,5%. Il gruppo ha in corso il Road Show per la presentazione del bond, che dovrebbe ammontare a 500 milioni di euro. Oggi i vertici sono a Parigi, ieri erano a Londra, domani saranno a Milano. Scende invece Fiat Chrysler -1,7%. Prysmian +0,94%. Stamattina JP Morgan ha confermato il giudizio Neutral, il target price viene alzato a 20 euro da 19 euro.

In recupero le banche, Unicredit +0,3%%, Intesa -1%, MontePaschi -0,7%. Generali arretra dello 0,5%. Telecom Italia -0,20%. Le azioni di risparmio sono quasi invariate a -0.06%, dopo il -4% di ieri. Stamattina Credit Suisse ha promosso il rating a Neutral da Underperform.

Ancora in calo Yoox -1,27%, malgrado la notizia che la società ha stretto un’alleanza strategica con Ibm, che le consentirà di “imprimere una svolta radicale nelle capacità omni-channel”. Brusco calo di Anima -3,5%: la raccolta netta a febbraio è pari a circa 140 milioni euro da 880 milioni di un anno fa nello stesso mese.

Fuori dal paniere principale, Trevi +2,6%, Rcs Mediagroup -4%. Saras -5%: il margine di raffinazione area MED scende sotto i 2 dollari.

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