Piazza Affari chiude sulla soglia dei 20mila punti (19.989), in rialzo dello 0,93%, con i titoli del risparmio gestito in rally. Prosegue inoltre la fase positiva dell’obbligazionario: lo spread fra decennale italiano e tedesco scende a 265.90 punti base (-2,21%) e il rendimento del Btp indietreggia a 2,78%. Contribuisce al buon clima della seduta l’andamento delle aste dei titoli a medio termine della mattinata, con rendimenti in calo ai minimi del maggio scorso.
Anche oggi il volano dei mercati è la trattava Usa-Cina sui dazi, alla viglia dei colloqui che prenderanno il via domani a Pechino. Per la stampa cinese potrà esserci anche un intervento a sorpresa del presidente Xi Jinping. A Washington si spera inoltre che il presidente Donald Trump, sottoscriva l’accordo bipartisan sui fondi per la sicurezza e impedisca un nuovo shutdown, mentre la lettura di gennaio dei prezzi al consumo Usa risulta invariata rispetto al mese precedente e non offre appigli per un eventuale rialzo del costo del denaro da parte della Fed.
In questo clima Wall Street apre intonata e le borse europee chiudono in verde buttandosi dietro le spalle le preoccupazioni per il calo superiore alle attese della produzione industriale della zona euro a dicembre. Un segno meno che arriva per due trimestri di seguito e segnala di fatto una recessione tecnica (+1,1% però il dato annuale).
Francoforte sale dello 0,38%; Parigi +0,35%; Londra +0,82%. Solo Madrid resta piatta dopo la bocciatura della legge di bilancio 2019 proposta dal governo socialista di Pedro Sanchez, che apre la strada alle elezioni anticipate.
L’euro è in leggera flessione sul dollaro a 1,128. Il petrolio invece accumula guadagni, galvanizzato dai tagli Opec e poco preoccupato dall’aumento settimanale delle scorte Usa; Brent 63,67 dollari al barile (+2%).
Positivo l’oro, al momento a 1312,63 dollari l’oncia (+0,14%).
La seduta del Ftse Mib è guidata da Finecobank +4,99%, Azimut +4,17%; Banca Generali +4,1%. Rimbalza Prysmian +3,49%, resta sugli scudi Ferragamo +3,05%. Banche miste: da un lato Ubi -1,03%; Bper -0,56; Banco Bpm -0,33%; dall’altro Unicredit, +2,16%. Modeste prese di beneficio su Stm -0,37%.
