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Borsa, il risiko biotech spinge Diasorin. Warning di Daimler

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Dalla guerra dei dazi fra Usa e Cina non arrivano i segnali di svolta attesi dal mercato e gli investitori approfittano del clima d’incertezza per realizzare. Dopo una mattinata passata a galleggiare sopra e sotto la parità, alle 12 Piazza Affari è sostanzialmente piatta: +0,13%, a 23.608,55 punti. Stessa situazione sulle altre Borse più importanti dell’Eurozona: Francoforte -0,09%, Parigi +0,06% e Madrid -0,01%. Fuori dall’area valutaria, calo più marcato per il listino di Londra (-0,42%).

I mercati ignorano quindi i dati macroeconomici positivi arrivati dalla Germania: nel terzo trimestre il Pil tedesco è cresciuto dello 0,1% tendenziale e dello 0,2% congiunturale, battendo le attese ed evitando così lo spettro della recessione tecnica.   

Poco mosso anche il mercato del debito, con lo spread Btp-Bund che viaggia in lieve rialzo, a 163 punti base.

Sul Ftse Mib, il miglior rialzo è quello di Diasorin (+3,5% dopo due passaggi in asta di volatilità). Il titolo sale insieme a tutto il settore della diagnostica e delle biotecnologie in scia ad alcune indiscrezioni su un interesse del produttore americano di apparecchiature diagnostiche Thermo Fisher Scientific per Qiagen, società di test molecolari olandese.

Snam sbanda in avvio (-1,5%), ma poi recupera (+0,2%) dopo la pubblicazione della trimestrale (utile in crescita di oltre il 9% sui nove mesi).

Positive le utility, con Hera che spicca in rialzo dell’1,6% ancora in scia alla trimestrale. Acea +2,3% dopo i conti.

I titoli bancari viaggiano sostanzialmente in linea con il listino: Intesa +0,2%, Unicredit +0,16%, Banco Bpm +0,3%.

Fuori dal Ftse Mib, Eurotech crolla in apertura del 10% per poi recuperare terreno con il passare delle ore (-4% alle 12) dopo i conti pubblicati mercoledì sera.

Va peggio a Unieuro, in caduta di oltre il 10% dopo che Ieh ha venduto il 16,25% del capitale a 12,95 euro per azione, ossia con uno sconto dell’11%.

Giglio Group -5,5% dopo la chiusura di un aumento di capitale a 2,65 euro per azione (a sconto del 13,7%).

A livello internazionale, spunto importante di Burberry alla Borsa di Londra. Il titolo della casa d’abbigliamento scatta del 4,5% dopo la diffusione dei conti del primo semestre fiscale, archiviati in crescita (utile netto +14%) nonostante l’impatto delle proteste di Hong Kong e l’incertezza legata alla Brexit.

In Germania, Daimler annuncia un piano di tagli del personale della divisione auto Mercedes Benz per risparmiare oltre un miliardo entro la fine del 2022. Il piano prevede ulteriori tagli del personale per risparmiare 400 milioni anche nelle divisioni dei van (100 milioni) e dei camion (300).

Dalla Cina, invece, arrivano maggiori dettagli sull’Ipo di Alibaba, che punta a quotarsi anche sulla Borsa di Hong Kong, dopo il debutto record del 2014 a New York per 25 miliardi di dollari. Sarà il collocamento più importante dell’anno a livello globale, per un valore complessivo pari a circa 13 miliardi di dollari (nella parte centrale delle stime, che oscillano fra 10 e 15 miliardi). Il gruppo ha avviato mercoledì un roadshow di una settimana per collocare 500 milioni di azioni, cui potrebbe aggiungere un ulteriore 15% (circa 75 milioni di titoli) per l’opzione greenshoe. Il prezzo finale dell’Ipo sarà svelato il 20 novembre, mentre il debutto sul listino di Hong Kong è atteso per il 26 novembre.

Sul mercato valutario, l’euro è scambiato a 1,1 dollari (invariato) e a 119,65 yen (dai 119,57 di mercoledì), mentre il cambio dollaro/yen si attesta a 108,665 (da 108,77).

Infine, il petrolio: i contratti sul greggio Wti viaggiano a 57,46 dollari al barile (+0,6%), quelli sul Brent a 62,78 dollari (+0,66%).

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