Arriva dagli Stati Uniti la spinta che le borse europee aspettavano da tutta la mattina per cominciare ad allungare il passo, lasciandosi alle spalle lo stallo del primo, afoso, venerdì d’agosto.
Subito dopo la diffusione dei dati sul mercato del lavoro americano, i listini continentali riprendono quota, mentre Wall Street apre in positivo: Dow Jones (+0,2%), S&P 500 (+0,19%), Nasdaq (+0,06%).
Le aziende americane, nel mese di luglio, hanno creato molti più posti di lavoro del previsto, aumentando di 209mila unità mentre gli analisti prevedevano una crescita di 180mila unità. Il numero di posti di lavoro creati continua a salire, confermando un trend positivo che dura da ben 82 mesi di fila; lo slancio iniziato nel 2010 è più lungo di quasi tre anni della seconda migliore serie temporale che è andata dal 1986 al 1990.
In base ai dati resi noti dal ministero del lavoro, il tasso di disoccupazione, a luglio, è sceso dal 4,4% al 4,3% (stavolta in linea con le attese), ai minimi dal 2001, raggiunti a maggio.
Da evidenziare, soprattutto per cercare di “prevedere” le mosse della Federal Reserve”, è il dato sui salari orari che, dopo essere saliti dello 0,15% a giugno su base mensile, a luglio sono balzati dello 0,34% contro attese per un +0,3%. Un risultato che potrebbe spingere la banca centrale statunitense ad effettuare una terza stretta entro la fine dell’anno. Infine Il deficit commerciale di giugno è calato più del previsto a 43,6 miliardi dai precedenti 46,4.
Come sottolinea Mps Capital Services “Nel complesso i dati confermano la buona tenuta del mercato del lavoro, con i salari che negli ultimi due mesi si sono stabilizzati dopo il rallentamento di inizio 2017. Si temeva – continuano gli analisti – che potesse uscire un ulteriore mese di rallentamento. Il minore deficit commerciale potrebbe dar luogo ad una revisione migliorativa del PIL del secondo trimestre in arrivo dalla componente esportazioni nette”.
Immediata la reazione positiva delle Borse europee, che dopo la cautela mantenuta nel corso della mattinata, nonostante i dati positivi sugli ordini all’industria tedesca (+1% a giugno su base mensile e +0,1% su base annua), ampliano i guadagni: la migliore è Parigi (+0,98%), seguita da Madrid (+0,94%) e Francoforte (+0,71%).
Bene Londra (+0,36%), mentre a Milano il Ftse Mib sale dello 0,35% a 21.869 punti spinta dalla volata di Bper che, dopo la pubblicazione dei conti che hanno mostrato un utile in netto rialzo, guadagna il 5,28% a 4,998 euro. Positivo il comparto bancario: Banco Bpm (+1,38%), Intesa Sanpaolo (+1,1%), Unicredit (+1,01%).
In rialzo anche Ferragamo (+1,44%) e Mediaset (+0,96%). Seconda giornata consecutiva di rosso per Campari (-2,27%)che sconta ancora la semestrale pubblicata ieri, 3 agosto.
Ma i dati sul lavoro USA rinvigoriscono anche il dollaro, che si allontana dai minimi di due anni e mezzo nei confronti dell’euro riportando il cambio a 1,1824.