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Borsa, il dividendo spinge Unicredit e Fineco

I listini europei viaggiano intorno alla parità a metà giornata. Milano non fa eccezione ma lo stacco delle cedole premia, oltre a Unicredit e Fineco, anche Banca Mediolanum, Cnh Industrial e Ferrari – Rimbalza Stm – Balzo in avanti di Anima Holding – Sotto i riflettori Txt e-Solutions e Fiera Milano che ha riottenuto la qualifica STAR – Positiva Telecom

Borsa, il dividendo spinge Unicredit e Fineco

Le Borse europee viaggiano poco sotto la parità. I dati macro, stabili, ridimensionano solo in parte il timore di una frenata della congiuntura ma il capo economista di Markit, l’azienda che cura l’indagine Pmi, ammette che “è chiaro che la domanda si è indebolita”. L’economia tedesca, secondo la Bundesbank, potrebbe aver rallentato in maniera sensibile nei primi tre mesi del 2018 a causa di un inatteso andamento debole del manifatturiero.

A Milano l’indice segna all’apparenza un lievissimo ribasso (-0,03%) attorno a 23.800. Ma il calo si spiega con lo stacco delle cedole (oltre due miliardi) che pesa per lo 0,37% sull’indice. Arretrano Francoforte (-0,3%) e Parigi (-0,2%). In terreno positivo c’è solo Madrid. Quasi piatta Londra.

Avanzano i rendimenti del Bond Usa decennale, salito stamane a 2,9733% e del Bund tedesco di pari durata allo 0,63%, ai massimi da metà marzo.

Lo spread del Btp rispetto al titolo tedesco resta comunque al di sotto dei 120 punti base. Questa sera a mercato chiuso il Tesoro comunicherà i dettagli dell’offerta a medio e lungo termine di venerdì 27.

In attesa del direttorio della Bce, il cross euro dollaro a sale a 1,2230 da 1,227 dell’apertura.

Rallenta il petrolio. Brent a 73,7 dollari da 74 dollari il barile, massimi degli ultimi tre anni e mezzo. La scorsa settimana ha guadagnato il 2%.
Saipem
 (+0,6%), ha ottenuto lavori, nella trivellazione in mare aperto, per un controvalore pari a 190 milioni di dollari. Stabile Eni (-0,1%).

Telecom Italia (+0,4%) avanza dopo la pronuncia del tribunale di Milano. Il giudice di Milano Elena Riva Crugnola ha accolto i ricorsi cautelari del cda di Telecom e di Vivendi contro la decisione del collegio sindacale di integrare l’ordine del giorno dell’assemblea dei soci del 24 aprile 2018, così come richiesto dal fondo Elliott. Il duello viene così rinviato all’assemblea già convocata per il 4 maggio.

Sull’andamento dell’indice influisce lo stacco della cedola di otto blue chips e di altri sette titoli quotati nel resto del listino.

Dopo il dividendo (0,32 euro) il prezzo rettificato di Unicredit registra un rialzo dell’1,4%. Stamattina Barclays ha alzato il giudizio a Overweight da Equal Weight, ritoccando il target price a 19,50 euro da 19 euro.

Fa meglio FinecoBank (+2% considerando la cedola di 0,285 euro). Avanzano ex dividendo anche Banca Mediolanum (+1,1%, 0,20 euro, saldo), Prysmian (-0,3% 0,43 euro), Cnh Industrial (+0,6%, 0,14 euro) e Ferrari (+0,5%, 0,71 euro). Poco mosse Luxottica (-0,3%, 1,01 euro) e Recordati (+0,1%, 0,43 euro, saldo).

Rimbalza Stm (+1%) nonostante continui in Asia la crisi dei chip, sull’onda delle minori vendite dell’iPhone. Stamattina, in Asia, scendono le società dell’alta tecnologia, in particolare quelle dell’industria dei chip. Morgan Stanley ha avvertito che gli ultimi iPhone vendono meno del previsto.

Tra le utilities, Enel (-0,1%) sta valutando la possibilità di alzare l’offerta su Eletropaulo a 35 reais. Snam (-0,5%) è entrata in una cordata in gara per acquisire un gasdotto in Brasile.

Anima Holding sale dell’1,3%. Stamattina Mediobanca ha annunciato di aver ripreso la copertura con un giudizio Outperform.

Pesante la Juventus (-4%) dopo la sconfitta con il Napoli. Txt e-Solutions +4,6%, su nuovi massimi degli ultimi 12 mesi. Fiera Milano +2,5%: Borsa Italiana ha riattribuito la qualifica di STAR (Segmento Titoli ad Alti Requisiti) alle azioni ordinarie della società.

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