Hera, la multiutiliy bolognese presieduta da Tomaso Tommasi di Vignano e attiva nell’energia elettrica, nel gas, nei rifiuti e nell’acqua, entra ufficialmente a far parte dal prossimo 18 marzo dell’indice Ftse Mib della Borsa italiana, che raccoglie i 40 maggiori titoli di Piazza Affari per capitalizzazione, liquidità e volume di scambi.
L’ingresso nel club del maggiori titoli di Borsa, su cui i fondi internazionali investono a piene mani, corona un lungo percorso di crescita di Hera cominciato 16 anni fa sotto la guida di Tommasi, che si è basato sia sulla crescita interna che su una impressionante catena di 38 acquisizioni e fusioni di local utilities, che hanno permesso ad Hera di crescere in fatturato e attività e di espandersi territorialmente non solo in tutta l’Emilia-Romagna ma nel Nord Est e in larga parte del Centro Italia.
In 16 anni Hera ha praticamente quintuplicato le sue dimensioni e di recente, nella presentazione del nuovo piano industriale 2018-22, ha potuto annunciare con orgoglio di aver per la prima volta superato la soglia psicologica di un miliardo di Mol.
L’ingresso nel Ftse Mib, dove prenderà il posto di Brembo, è un’ulteriore tappa dell’impressionante sviluppo raggiunto in questi anni dalla multiuitility bolognese. Oggi Hera ha una capitalizazzione di borsa di 4,3 miliardi di euro e una sua azione vale circa 3 euro.