Le quotazioni a Wall Street hanno tenuto bene ieri e l’ottimismo in Asia continua, con l’indice regionale MSCI Asia Pacific che, nel primo pomeriggio giapponese, mette a segna un altro progresso, di circa lo 0,3%. Un simile progresso è registrato dal Nikkei, mentre la Borsa cinese perde lo 0,4% ma si mantiene sui livelli alti raggiunti all’inizio del mese corrente. La missione della Croce Rossa in Ucraina e l’inizio delle operazioni aeree di contenimento delle forze dell’ISIL in Iraq hanno abbassato il livello delle tensioni. Lo yen, che aveva beneficiato dei tremori geopolitici, ha ceduto terreno e quota 102,3; il dollaro si è leggermente rafforzato anche contro euro e il cambio scende sotto 1,34 (a 1,337).
Questa settimana la Cina comunica l’andamento dei prestiti bancari, la produzione industriale e le vendite al dettaglio. Le attese sono per dati positivi: la produzione dovrebbe registrare un aumento del 9,2% sull’anno in luglio e le vendite potrebbero accelerare a un +12,5%.
L’oro è stabile intorno a 1308 $/oncia e così il petrolio WTI a 97,8 $/b (Brent: 104,3; il differenziale si restringe rispetto a ieri). Stabili i futures azionari per Londra e New York.