I listini europei chiudono intorno alla parità la prima seduta di interregno fra Natale e Capodanno. Sottotono gli scambi, mentre si placano, in Europa e negli Usa, le vendite sui titoli tech, penalizzati ieri dalla debolezza di Apple.
Piazza Affari si ferma sulla linea di galleggiamento a 22.201 punti, -0,04%; guida i rialzi Saipem, +3,65%, mentre in fondo al listino principale scivola Mediaset -1,03%. Banche in ordine sparso, con Carige ancora in profondo rosso, -6,82%.
Stesso clima sulle altre Piazze della zona euro: Parigi, +0,08%; Francoforte -0,02%; Madrid -0,12%. La moneta unica, dopo il tonfo di Natale, torna vicino a 1,19 contro il dollaro. Positiva Londra +0,37%.
Wall Street apre intonata e migliora il passo nelle prime ore di scambi, trainata dai prezzi delle materie prime, con il rame sui massimi di tre anni e mezzo.
L’attenzione però resta rivolta alle feste, con i consumatori americani che, secondo Mastercard, hanno speso 800 miliardi di dollari questo Natale, la cifra maggiore di sempre. Le vendite online hanno rappresentato solo l’11-12% del totale.
Il petrolio perde quota, dopo il boom a seguito dell’attentato a un oleodotto in Libia. Brent 65,77 dollari al barile, -1,04%. Oro in recupero, a 1286,76 dollari l’oncia (+0,31%).
Chiusura in rosso per il secondario italiano, in un contesto europeo ugualmente titubante. Il rendimento del Btp 10 anni si ferma a 1,92% e lo spread con il Bund si allarga a 152.30 punti base (+2,42%).
Sul Ftse Mib i maggiori rialzi del giorno vedono al primo posto Saipem, che da un mese a questa parte sta andando molto bene, pur risultando ancora una delle bule chip peggiori dell’anno. La società venerdì sera ha annunciato nuovi lavori per 380 milioni di dollari, insieme a Eni, +0,36%. Sul cane a sei zampe intanto l‘Antitrust ha avviato un procedimento, al momento non sanzionatorio, per problemi legati alla fatturazione delle bollette. Bene Banco Bpm, +2,44%, in scia alle dichiarazioni del consigliere delegato Giuseppe Castagna, secondo cui la banca potrebbe alzare gli obiettivi sullo smaltimento degli Npl fino a 11 miliardi da 8.
Nella moda Moncler guadagna l‘1,71% e chiude a 26,12 euro per azione, dopo aver toccato in seduta un nuovo massimo storico a 26,19 euro.
In denaro Buzzi +1,46% e Unipol +1,34%.
I maggiori ribassi sono per Mediaset, Enel -0,85%; Intesa -0,77%; Unicredit -0,69%; Telecom -0,68%.
Sul segmento Star, balzo di Acotel +12,03%. Brillante Ima, +3,83%.