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Borsa, il FtseMib riacciuffa i 23mila punti: Fca e risparmio gestito sugli scudi

Un’altra seduta effervescente per Piazza Affari (+0,7%), la migliore tra le Borse d’Europa che nel finale riconquista la soglia psicologica dei 23mila punti – Fca continua a tenere banco tra nuovi rialzo e scambi boom – Molto bene anche il risparmio gestito con Fineco e Banca Generali – Seguita invece a soffrire Ferragamo – Vendite anche su Mediaset

Borsa, il FtseMib riacciuffa i 23mila punti: Fca e risparmio gestito sugli scudi

Le Borse internazionali continuano a macinare record e guadagni in quest’inizio anno da incorniciare. Piazza Affari ancora tra le protagoniste, con il Ftse Mib che supera nuovamente i 23 mila punti, toccando anche i massimi da agosto 2015 e chiudendo in volata la seduta con un rialzo dello 0,7%, percentuale che consegna alla Borsa di Milano anche la maglia rosa tra i principali listini europei. A trainare gli acquisti sul listino milanese ha contribuito il dato pubblicato oggi sul tasso di disoccupazione, sceso all’11%, livello minimo da settembre 2012.

Denaro anche sulle altre Borse del vecchio continente: Parigi +0.67%, Londra +0,45%, Madrid +0,23%. Francoforte a fine seduta si ferma a +0,13% nonostante il dato sulla produzione industriale tedesca che, a novembre, ha registrato un rialzo del 3,4% sul mese precedente, superando nettamente il consensus.

Guardando oltre oceano, mentre continuano le polemiche su Donald Trump, gli indici di Wall Street non sembrano aver intenzione di fermare la propria corsa e realizzano gli ennesimi record in avvio di seduta (+0,22% per il Dow Jones a 25.337,58, +0,2% per lo S&P 500 a quota 2.752,9, +0,1% a quota 7.165 il Nasdaq) trascinati dall’ottimismo degli investitori in vista della stagione delle trimestrali, che avrà inizio venerdì con colossi del calibro BlackRock, JP Morgan Chase e Wells Fargo. Nonostante le grandi banche “pagheranno il prezzo” della nuova riforma fiscale Usa nel quarto trimestre del 2017, sul lungo termine le prospettive del settore sembrano rosee, grazie al taglio permanente dell’aliquota al 21% dal precedente 35%.

Sul secondario si allarga lo spread tra Btp e Bund. Il differenziale arriva a quota 157 punti mentre il rendimento dei titoli italiani sale al 2,04%. Ma ad ampliarsi è anche lo spread tra Btp e titoli di Stato portoghesi, con questi ultimi scesi a 141 punti base sui Bund, con rendimento dell’1,88%.

In rialzo il petrolio: +0,45% per il Wti a 62,01 dollari al barile, +0,1% a 67,87 dollari per il Brent. Con l’interesse che si sposta sempre di più sull’azionario, scende l’oro (-0,7%) a 1.311 dollari l’oncia, mentre il cambio euro/dollaro si assesta a 1.192, sui minimi da oltre una settimana a causa dei timori che la Bce possa ostacolare un rafforzamento della valuta in vista del board di questo mese.

Tornando a Milano, a prendersi la scena è ancora una volta Fca, che nelle prime ore del pomeriggio tocca un nuovo massimo storico a 19,15 euro per poi “ritracciare” a quota 18,47 euro, con un rialzo dell’1,99%. Da inizio anno, i guadagni accumulati dal titolo del Lingotto superano il 23%.

A spingere gli acquisti, caratterizzati da volumi altissimi, la convinzione che Sergio Marchionne chiuda in bellezza il suo mandato di Ad, annunciando alcune tra le operazioni attese dal mercato: spin off, cessioni, un grande accordo entro il prossimo dicembre. Nello stesso frangente, gli analisti Barclays hanno alzato da 18 euro a 21 euro il prezzo obiettivo su Fiat Chrysler Automobiles, confermando il giudizio “Overweight”, mentre Morgan Stanley vede, nello scenario migliore, il titolo a quota 30 euro.

Trainati da Fca, macinano guadagni anche gli altri titoli della galassia Agnelli: +1,32% per Ferrari, +2,08% per Exor, +0,25% per Cnh.

Sugli scudi il risparmio gestito con Finecobank (+4,89% a 9,335 euro), Banca Generali (+2,91% a 28,3 euro) e Azimut (+1,9%). Parlando della banca guidata da Alessandro Foti, gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno aumentato il prezzo obiettivo sulla compagnia, portandolo a 10 euro da 8,8 euro, grazie all’incremento delle stime sui ricavi e sulla redditività per il 2019. Da segnalare anche che Fineco, nel 2017, ha registrato una raccolta netta totale di 5,9 miliardi, il miglior risultato di sempre.

Ancora in rialzo Leonardo (+2,27%); ben comprate le banche: Unicredit +0,67%, Intesa Sanpaolo +1,14%, Ubi Banca +0,94 euro.

Deboli le utilities: A2a –1,13%, Italgas (-0,6%). Male Mediaset (-0.84%).

Peggior titolo del FtseMib è Salvatore Ferragamo (-1,87%), zavorrato dal downgrade di Ubs che ha modificato il giudizio da “neutral” a “sell”, con target price ridotto da 22 a 19 euro.

Fuori dal listino principale occorre segnalare il boom di Astaldi (+13,31%) che da inizio anno ha recuperato oltre un terzo del valore perso nel 2017 a causa della crisi del Venezuela.

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