Acquisizioni e fusioni muovono oggi le Borse, a partire da Piazza Affari, +0,59%, 23.890 punti, spinta al rialzo da Ynap, +24,12% (37,56 euro per azione), oggetto di un’opa totalitaria da parte dell’azionista principale, Richemont. Ben intonate anche le banche.
Miste le altre piazze del Vecchio Continente: Londra -0,2%, Madrid +1%, Francoforte +0,22%, Parigi +0,28%. Wall Street apre cauta, in attesa di sapere se, in queste ore, Repubblicani e Democratici sapranno mettersi d’accordo per far ripartire la macchina pubblica. Nel corso delle seduta i listini principali di New York toccano però nuovi massimi.
A Milano è di scena soprattutto l’impennata di Ynap, diretta conseguenza dell’offerta lanciata questa mattina, a mercati chiusi, dal gruppo svizzero Richemont, a 38 euro per azione e finalizzata al delisting della società. L’operazione valuta il gioiello bolognese, leader nell’ecommerce del lusso, oltre 5 miliardi di euro. In scia, prosegue la buona intonazione di Ferragamo, +3,87%, mentre Moncler, -0,96%, si arrende alle prese di beneficio.
Seduta brillante per le banche, in particolare le ex popolari: banco Bpm, +5,46%; Ubi +3,25%; Bper +2,69%. Bene Mediaset, +2,68%, sostenuta dall’upgrade di Goldman Sachs da ‘neutral’ a ‘buy’, con rialzo del target price a 4,50 euro dal precedente 3,75 euro. Nel pomeriggio il Biscione ha presentato alla Lega, Serie A, un’offerta per i diritti pay tv nazionali 2018-2021 del campionato sul digitale terrestre, che comprende le partite di otto squadre, tra cui Juventus, Napoli, Inter, Milan, Lazio, Fiorentina e due club di fascia bassa. Telecom Italia +1,53%, gareggia invece per le partite in modalità internet. Le vendite colpiscono Enel, -2,32% e Snam -1,47%, su cui pesa pesa lo stacco dell’anticipo del dividendo relativo all’esercizio 2017. Stm cede l‘1,08%, in attesa dei risultati di giovedì. Frazionali perdite per Pirelli -0,64%.
Poco mosso il cambio euro dollaro, 1,225. Brent in ripresa, +1,01%, 69,3 dollari al barile. Stabile l’oro, oltre 1332 dollari l’oncia.
Seduta positiva per il secondario italiano, trascinato dall’ottima performance dei Bonos spagnoli, dopo la promozione di Fitch del rating sovrano spagnolo da BBB+ ad A-.
Il rendimento Btp 10 anni scende all‘1,92% e lo spread con il Bund si restringe a 135.50 punti, -2,59%. È di conforto, il rialzo delle stime di crescita da parte del Fondo Monetario Internazionale, anche se il direttore generale Christine Lagarde, da Davos, avverte: “la ripresa in corso è soprattutto ciclica”; vietato quindi compiacersi.