Il gruppo britannico London Stock Exchange, che controlla anche Borsa italiana, e la tedesca Deutsche Boerse confermano di avere avviato le trattative in vista di una possibile “fusione fra eguali”, che avverrebbe esclusivamente attraverso il pagamento in azioni. Lo ha annunciato lo stesso Lse, precisando che al momento non è certo che le discussioni possano sfociare effettivamente in una transazione.
La notizia ha scatenato un’ondata di acquisti sia sulle azioni del London Stock Exchange, arrivate a guadagnare oltre il 17%, sia su quelle di Deutsche Boerse, in rialzo di oltre il 5%.
Secondo i termini dell’accordo, gli azionisti LSE riceverebbero 0,4421 nuove azioni per ogni titolo London Stock Exchange detenuto, mentre gli azionisti di Deutsche Boerse riceverebbero una nuova azione per ogni titolo Deutsche Boerse.
Se l’operazione andasse in porto, gli azionisti del London stock exchange avrebbero il 45,6% del nuovo gruppo mentre quelli della Borsa di Francoforte il 54,4%.
L’operazione dovrebbe comunque ottenere il “via libera dalle autorità di regolamentazione”, ma la fusione – spiegano le due società – “offrirà opportunità di crescita”, portando “benefici significativi ai clienti”. Tutte le principali attività continuerebbero ad operare sotto gli attuali brand, aggiungono i due gruppi.
Del gruppo del London Stock Exchange fa parte anche Borsa Italiana.
L’annuncio della nuova trattativa arriva a meno di un anno dalla conferma del tribunale Ue allo stop della fusione tra Deutsche Borse e Wall Street (Nyse Euronext).